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    Cagliari: Davide Nicola ha trovato la giusta quadra? Cosa cambia dopo i match contro Parma e Juventus

    Cagliari: Davide Nicola ha trovato la giusta quadra? Cosa cambia dopo i match contro Parma e Juventus

    • Antonio Cinus
    Due punti in cinque gare con un solo gol all’attivo. Davide Nicola dopo questi risultati chiese tempo e pazienza ai propri tifosi. Tempo, un fattore fondamentale per trovare la giusta quadra in una squadra costruita in estate e che non stava trovando i frutti del proprio lavoro. Tempo, a volte un fattore che può giocare brutti scherzi, soprattutto ad un neo allenatore che dopo alcuni risultati negativi rischia anche la panchina. La fortuna per questa volta ha però girato dalla parte di Nicola, che in una settimana ha visto migliorare la propria posizione in rossoblù.

    Vedi il Parma e poi rimonti. Così si potrebbe dire per il Cagliari negli ultimi incontri contro i ducali. Due anni fa, durante i playoff per la corsa alla Serie A, gli uomini dell’allora mister Claudio Ranieri vinsero per 3 a 2 all’Unipol Domus dopo esser passati in svantaggio per 2 reti a 0. Una vittoria fondamentale in vista della futura promozione nella massima serie. Per un 3 a 2 passato alla storia ecco arrivare un altro risultato identico che può svoltare la stagione dei sardi, oggi allenati da Davide Nicola. Una partita dai mille volti, che ha visto il Cagliari passare in vantaggio due volte ed essere raggiunta in entrambe le occasioni, salvo poi trovare il gol vincente con Roberto Piccoli. Una vittoria arrivata anche al cambio modulo adoperato dal mister, passato per l’occasione ad un 4-2-3-1

    Una mossa vincente riproposta anche nel match odierno in casa della Juventus, anche se, in questa occasione sono stati utilizzati uomini più difensivisti rispetto al match disputato contro i gialloblù. Un punto alla vigilia “insperato”, un punto che dopo il vantaggio su rigore di Vlahovic stava diventando un’utopia, ma poi, per merito di un Cagliari non arrendevole, compatto e per merito anche di una Juventus sprecona - e di uno Scuffet insuperabile - è arrivato il pareggio sempre su calcio di rigore. Non solo, i rossoblù sono andati vicini al colpaccio, visto il palo (l’ennesimo) colpito all’ultimo minuto da Adam Obert.

    Due trasferte, quattro punti. Due trasferte che hanno riportato un po’ di serenità nell’ambiente e che hanno dato fiducia alla squadra. Gran parte del merito, come annunciato precedentemente, va dato al cambio modulo di Nicola. Con il passaggio alla difesa a 4 la difesa - che ha subito 3 gol ma 2 di rigore - è sembrata essere più compatta e attenta. Yerri Mina ha così modo di concentrarsi maggiormente sulla marcatura ad uomo, tant’è che quest’oggi, nel lunch match, Vlahovic è passato veramente raramente. Gabriele Zappa ha ritrovato serenità e ordine in campo, visto che con la difesa a 3 risultava spesso fuori posizione e non riusciva a contenere le incursioni avversarie. La mediana invece è il luogo con maggiore “lotta interna”, che vede al momento titolari Makoumbou - dove sembrano essere finiti i problemi di mal di pancia da mercato - e Adopo. Ad inseguire Razvan Marin, capace di siglare due reti da subentrante, di cui il primo, quello a Parma, “piazzato” sotto l’incrocio dei pali. A farne le spese, almeno al momento, è Alessandro Deiola, che verrà utilizzato quando servirà una mediana più versione taglialegna. In attacco invece il peso è sempre sulle spalle di Roberto Piccoli, che partita dopo partita sta continuando a crescere e a dimostrare il suo valore.

    Ora arriva la sosta per le nazionali, con Nicola che potrà lavorare sulle ali dell’entusiasmo della squadra e continuare a plasmare il gruppo nel migliore dei modi. Al rientro dalla sosta il Cagliari affronterà all’Unipol Domus il Torino, in un match dove si dovranno vedere i miglioramenti delle ultime partite, perché in molti casi, serve molto per costruire ma basta poco per tornare a fare un passo indietro.
     

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