Massimo Cellino sta per passare il testimone dopo quasi 22 anni di presidenza. È destinato a prendere il suo posto Tommaso Giulini, 37 anni, sino a un anno fa consigliere d'amministrazione dell'Inter e rampollo di una famiglia con importanti interessi in Sardegna. È vicino ai Moratti che, però, non sembrano coinvolti in questa partita. A metà settimana l'imprenditore milanese è atteso a Londra per definire una trattativa avviata da circa 3 mesi all'insegna della discrezione. Tante voci, le più disparate, hanno accompagnate i tormenti dell'attuale proprietario del club rossoblù, concentrato sulla nuova scommessa con il Leeds. Il Cagliari ha i conti a posto e una rosa di giocatori di valore, tecnico ma anche commerciale. Si parla di una quotazione intorno ai 50 milioni per l'uscita di scena dell'attuale proprietario. Nella trattativa va incluso il valore immobiliare del centro sportivo di Assemini. La due diligence ha portato evidentemente a riscontri soddisfacenti. E il prossimo appuntamento potrebbe già portare alle firme.
I RAPPORTI — A rappresentare la famiglia Giulini è Mariano Delogu, ex presidente del club ed ex sindaco di Cagliari. Per ora come legale, ma non si esclude che nel nuovo corso possa avere un ruolo importante in società. Proprio ad Assemini ha sede la società Fluorsid con cui i Giulini gestiscono la maggior parte delle loro attività, in particolare in campo minerario. Nota la passione per l'Inter, Giulini da anni segue anche le sorti dei rossoblù, visto che nella sua attività professionale si divide proprio tra Milano e Cagliari. Un blitz ad Assemini nelle ultime ore e altri indizi hanno permesso di rompere il muro di silenzio. Al telefono da Londra Cellino risponde con imbarazzo: "Proprio il fatto che questa trattativa sia rimasta segreta a lungo mi ha dato la conferma sulla serietà delle intenzioni di Giulini. Siamo a buon punto. Auguro tante fortune al mio possibile erede. Ha entusiasmo e competenza per fare anche meglio di me". Di sicuro c'è amarezza per Cellino. E' all'opera per risanare il Leeds, ma al Cagliari rimarrà sempre legato. L'ha ferito la contestazione nelle ultime apparizioni al Sant'Elia. Ma prevale la convinzione che affidare il club a imprenditori seri e capaci sia il miglior congedo.
(Carlo Laudisa per La Gazzetta dello Sport)