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Cagliari, Cellino: 'Mandai via Allegri per rabbia'
MAX E DIEGO - "Max lo mandai via per rabbia, perché aveva già la testa al Milan", spiega Cellino: "Invece dovetti licenziare Diego perché era troppo legato ai vecchi, che ormai parlavano tanto e correvano poco. Eppure restano tra i miei favoriti. E non solo come allenatori".
DIFFERENZE - "Allegri era avanti già da giocatore. Mi sorprende perché riesce sempre a migliorarsi, mettendosi in discussione anche nella tattica. Invece Lopez è uno stantuffo. In campo lavora benissimo, come un matto. A volte si intestardisce, ma noto che sta migliorando. A chi mi sento più legato? Con Allegri mi sento spesso, parliamo di tutto, non necessariamente di calcio. Con Diego ho meno contatti, ma avremmo potuto ritrovarci. L’avrei portato a Leeds, ma lui non parla inglese... Così come l’anno scorso non sono riuscito a tesserare suo figlio che è rimasto in rossoblù".
ALLEGRI ALLA JUVE - "Max ha sviluppato una capacità di adattamento fuori dalla norma. Ragiona da manager e fa il bene del club. A chi assomiglia? Non certo a Conte, direi ad Ancelotti. Con una differenza: Carletto è un grande nel rapporto umano con i calciatori, come Max. Forse Allegri ha qualcosa in più sul piano tattico".