Cagliari, Cellino:|'I tormenti della mia estate'
Presidente, domani a Roma inizia il campionato del Cagliari. Qual è il suo stato d'animo?
«Sono talmente stanco che al momento non provo particolare emozione. Non sento neanche l'entusiasmo tipico dell'esordio in campionato. Probabilmente, poco prima della partita l'adrenalina riprenderà a scorrere».
Come mai tanto stress?
«È stata un'estate difficile, lunghissima, tormentata, tra scioperi e polemiche. Il calciomercato non è stato affatto semplice».
Ripercorriamo le tappe principali. In principio era Candreva.
«Mai voluto. Era una delle tanti voci e, se mi permettete, un piccolo depistaggio. Il calciomercato è fatto anche di queste cose».
Parolo è un rimpianto?
«Buon giocatore, ma nove milioni di euro!».
Quando ha deciso di esonerare Donadoni e perché?
«Dopo l'amichevole di Tempio, con il Rayo Vallecano. Un disastro. Nonostante la vittoria per 2-1, ho visto una squadra spenta, senza sorriso, che mi ricordava il precampionato di Radice, nel '93. Devo ringraziare Dio per essere andato a Tempio».