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    Cagliari-Boca Juniors: le complesse pieghe del caso Nandez

    Cagliari-Boca Juniors: le complesse pieghe del caso Nandez

    • Pippo Russo
      Pippo Russo
    Nei giorni scorsi si è appreso che al Cagliari è stato intimato dalla Fifa il pagamento di un debito pendente col Boca Juniors per il trasferimento di Nahitan Nandez in Sardegna. La somma che balla è di circa 2 milioni di euro più il 5% di interessi da calcolarsi a partire dal 11 agosto 2020 fino alla data del pagamento effettivo. Alla società sarda sono stati dati 45 giorni di tempo per saldare il debito, a partire dal 9 novembre 2021, data di pronunciamento della decisione emessa dalla giudice monocratica keniota Sarah Ochwada per conto della Players' Status Chamber. Il Cagliari ha immediatamente interposto ricorso al Tas, ciò che ha bloccato l'effetto ingiuntivo. Sicché adesso bisognerà attendere il pronunciamento del tribunale arbitrale per sapere se la società sarda dovrà effettivamente pagare quel debito.

    Quanto illustrato fin qui è relativo ai dati essenziali e giudiziali della vicenda. Che però, guardata nel dettaglio, è estremamente complessa e coinvolge una serie di attori che abbiamo imparato a conoscere grazie alle nostre analisi sull'economia parallela del calcio globale.

    La seconda rata nelle mani del factoring Come si può leggere dal testo della decisione, disponibile sul sito Fifa, l'accordo fra Cagliari e Boca Juniors viene concluso il 4 luglio 2019 su una cifra totale di 12.092.294 euro da pagarsi in due rate: la prima di 3.582.284 euro, da versare subito, la seconda di 8,55 milioni di euro da versare entro il 10 agosto 2020. E nell'immediato del trasferimento di Nandez si verifica un passaggio importante della vicenda. Infatti nel mese di agosto 2019 il Boca Juniors cede il credito della seconda rata a un istituto tedesco noto a chi fin dall'inizio ha seguito le rivelazioni di Football Leaks. Si tratta di Internationale Bankhaus Bodensee (IBB), una banca privata con sede a Friedrichshafen che negli anni più recenti si è specializzata nell'acquisire i crediti delle società di calcio, costantemente in crisi di liquidità. Si tratta di operazioni di factoring, il cui aggio per il soggetto finanziatore non viene reso noto ma si immagina pesante. E l'acquisizione dei crediti da calciomercato ha fatto sorgere qua e là (detto in termini generali e non con specifico riferimento a IBB) il sospetto che si tratti di formule mascherate di TPO.

    Dunque la società sarda paga a IBB la seconda rata per l'acquisizione del centrocampista uruguayano, ma non versa per intero l'importo della rata. Si ferma a 6,55 milioni di euro. Quanto ai restanti 2 milioni, diventano oggetto di contenzioso fra Cagliari e Boca Juniors e non fra Cagliari e IBB, perché come viene specificato al punto 7 del documento l'istituto tedesco decide di “riassegnare i diritti di incasso” al club argentino, chiamandosi fuori dal contenzioso. Da lì parte la disputa fra i due club, che si apre ufficialmente con la denuncia presentata dal Boca in sede Fifa il 29 giugno 2021.

    La grana dei diritti d'immagine – Ma a latere della disputa fra i due club emerge un altro aspetto che rende ulteriore complessità al trasferimento di Nandez in Sardegna. Si tratta dei diritti d'immagine reclamati da Goal Service Consulting SA con lettera recapitata a settembre 2019. La Goal Service è una società svizzera controllata dall'intermediario uruguayano di origine peruviana Pablo Bentancur. La cessione dei diritti d'immagine alla società svizzera risale al 2017. Nel corso del procedimento in sede Fifa il Cagliari ha affermato di non essere stato messo al corrente dal Boca Juniors, a suo tempo, del fatto che vi fosse questa condizione e di essersi assicurato che il club argentino fosse in possesso del 100% dei diritti economici e federali su Nandez. Ciò che, invero, costituisce il punto più controverso della questione. Perché se si parla di diritti d'immagine, quelli economici e federali c'entrano nulla. Se invece c'è una commistione fra questi diritti, allora siamo un presenza di un meccanismo da terza parte. A ogni modo, nel corso del procedimento, il Cagliari afferma di avere pagato abbondantemente quei diritti d'immagine. La lista dei versamenti è la seguente: 250mila euro + Iva versati a Goal Service per l'acquisizione dei diritti d'immagine, più altri 250mila euro da corrispondere in caso di futura cessione del calciatore; un adeguamento del contratto stipulato col calciatore, che porta il suo salario a 1.413.500 euro annui; 250mila euro all'agente del calciatore; 230mila euro a titolo di pagamento delle spese legali.

    Cagliari-Boca Juniors: le complesse pieghe del caso Nandez


    La gestione di questo complesso passaggio sui diritti d'immagine viene poi indicata dal Cagliari come un fattore di danno alla propria, di immagine, in conseguenza delle dichiarazioni pubbliche rilasciate dal calciatore e dal suo agente, e per questo inserita nel contenzioso col Boca come elemento di possibile alleggerimento delle proprie responsabilità. Un tentativo che non sortisce effetti, poiché la giudice monocratica Sarah Ochwada decide di accogliere le richieste del Boca, sia pure in modo parziale. E intima al Cagliari di pagare i 2 milioni di euro pendenti più gli interessi di mora.

    Cagliari-Boca Juniors: le complesse pieghe del caso Nandez

    Adesso la palla passa al Tas, che nei prossimi mesi deciderà se il Cagliari dovrà pagare quei 2 milioni più interessi al Boca Juniors.

    @pippoevai

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