Cagliari: Adam Obert e la doppia occasione sprecata. Resterà in Sardegna in caso di salvezza?
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180 minuti. Ormai alla fine della Serie A 2023/24 manca veramente poco. La corsa per non retrocedere si fa più dura che mai, ed il Cagliari, che dopo le partite contro Inter, Atalanta e Juventus, sembrava in acque migliori, ora si trova ancora di più nella mischia. Le belle prestazioni viste "nel trittico", e che avevano portato fiducia, sono svanite, e, a parte il primo tempo contro il Lecce (prima del rosso di Gaetano) il Cagliari non è mai sembrato il vero lottatore come aveva lasciato intravedere precedentemente, quasi a voler soffrire sino alla fine. Le sonore sconfitte contro Genoa e Milan, più il pareggio interno contro il Lecce, hanno portato i sardi ad avere solamente 4 punti in più del Sassuolo e 1 di Empoli e Frosinone. Una situazione da codice rosso che preoccupa sempre di più i tifosi rossoblù.
Il prossimo match contro il Sassuolo, seppur in trasferta, sarà veramente fondamentale. In caso di vittoria, e di alcuni scontri diretti in calendario, i rossoblù troveranno la tanto attesa salvezza. Altrimenti, in caso di pareggio o sconfitta, il tutto verrà rimandato all'ultimo turno di campionato, quello in casa contro una Fiorentina che tre giorni dopo avrà la finale di Conference League. Se invece tutto andrà male anche quest'anno i sardi correranno il rischio di doversi appendere ai risultati altrui, sperando in una serie di incastri che permettano alla squadra di rimanere nella massima serie.
Chi, in questi ultimi turni di campionato, non è riuscito a sfruttare la propria occasione, è Adam Obert. Il difensore slovacco nell'ultimo periodo era finito un po' ai margini e, dopo la bella prestazione contro l'Inter a Milano, si sperava nel suo rilancio definitivo. Nella sconfitta di Genoa il suo contributo è stato assai negativo, con il difensore protagonista soprattutto quando con uno stop sbagliato ha regalato ad Albert Gudmundsson, che, con assoluta freddezza, ha siglato il gol del 3 a 0, quello del colpo del k.o. Successivamente ecco una nuova occasione contro il Milan a San Siro ed anche qui è arrivata una prestazione abbastanza deludente nel complesso.
Nonostante ciò il suo futuro però non dovrebbe essere lontano dal Cagliari, a prescindere da chi sarà l'allenatore o quale sarà la categoria in cui giocherà il club. Il classe 2002 è ancora considerato un giovane di prospettiva e, con la giusta crescita, potrà diventare un giocatore importante per la squadra. Ad oggi inoltre una sua cessione, viste anche le ultime prestazioni, non porterebbe alla società la giusta cifra per il suo cartellino. In più, contando che a fine anno potrebbe partire Dossena, e che non si conosce il futuro di Mina, si candida seriamente ad essere tra i protagonisti negli 11 titolari della prossima annata.
Nelle prossime due gare molto probabilmente il ragazzo finirà nuovamente in panchina ma questo non esclude che il tecnico Claudio Ranieri decida di utilizzarlo a gara in corso, soprattutto in caso di difesa del risultato, anche perché, alcuni colleghi di reparto - Hatzidiakos e Wieteska - su tutti, sono stati sino ad oggi una "concorrenza" mai preoccupante, tant’è che nessuno di loro è riuscito nel tempo a conquistare un posto da titolare o comunque essere il primo vero sostituto di reparto. Nei prossimi giorni, come sempre, l'ex allenatore del Leicester lavorerà anche sulla testa del ragazzo (oltre che della squadra) in modo tale da non lasciarlo solo in un piccolo momento di sbandamento personale. Gli errori si fanno, ma l'importante è sapersi rialzare.