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Cafu: "Maldini è il Milan, non capisco perché non sia lì. Dopo la Roma dovevo andare in Giappone ma..."
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MALDINI - "Ho imparato tanto dall’Italia e al Milan ho avuto compagni eccezionali. Maldini è il simbolo e la faccia del Milan. Per me lui deve stare lì, in questo momento io non so perché Paolo non sia al Milan"
LA ROMA - "Dovevo andare al Parma, poi Zeman mi volle alla Roma. Gli piacevo perché correvo tanto perché con Zeman si corre… E poi lì ho vinto lo scudetto nel 2001. È stato bellissimo, vincere lo scudetto a Roma è diverso".
L'ARRIVO AL MILAN - "Io stavo andando in Giappone, allo Yokohama, poi mi chiamano Leonardo e Braida ma io credevo fosse uno scherzo, avevo 33 anni. Avevo un precontratto e mi avevano già pagato, ho restituito tutto e sono andato al Milan. Ancelotti mi voleva far fare solo 12 partite l’anno, ma io le ho giocate tutte, fino a 38 anni. Non volevo riposare mai, ho giocato sempre e abbiamo vinto tutto quello che c’era da vincere".
EMERSON ROYAL - "Se non fosse fortissimo non sarebbe in rossonero. Ora può trovare l'aggancio giusto per tornare a giocare col Brasile"
IL CALCIO ITALIANO - "In Brasile parlavano del calcio italiano come una cosa bellissima e tutti volevamo venire in Italia, io sono cresciuto vedendo la serie A e ammiravo i giocatori del Milan".
ANCELOTTI - "Allenatore, padre, fratello. Per me lui è stato tutto".
BERLUSCONI - "Lui era impressionante, ogni giorno aveva in testa una tattica. Veniva a Milanello e ci dava consigli. Fantastico. E rispettava tutti i giocatori".
IL RAZZISMO - "Il razzismo c’è dappertutto, il calcio deve aiutarci a eliminarlo. Vinicius deve reagire col sorriso, capisco quello che prova".