Anche questa è una cartina tornasole di come le cose siano cambiate. Lontani i fasti - e le feste, in Europa - del Palermo di Guidolin e Foschi, che affidava all'Italia di Lippi ben quattro uomini diventati poi campioni del mondo. Nel 2006, l'allora ct  portò in Germania Barone, Barzagli, Grosso e Zaccardo: destini alterni, ma il rosanero comunque punteggiava l'azzurro.

Quattro anni dopo, nessun giocatore del Palermo partecipò alla terribile esperienza sudafricana; soltanto Sirigu e Cassani fluttuarono tra i pre-convocati prima di essere... cassati (e scusate il gioco di parole). Pochi mesi fa, tra Polonia e Ucraina, l'ultimo dei Mohicani (sì, anche per la capigliatura...) era Balzaretti, che pochi battiti di ciglia dopo, però, era già un calciatore della Roma.

Oggi di azzurrabili non ce ne sono praticamente più. Sabato sera, a Genova, gli unici italiani in campo erano Donati (31 anni), Giorgi (25, ma con nessuna chance) e Miccoli (33 anni e molte più recriminazioni per mancate convocazioni). Il Palermo deve 'accontentarsi' degli sloveni Kurtic e Ilicic, dell'albanese Ujkani, dello svizzero Von Bergen e degli uruguaiani Rios ed Hernandez, impegnati, quest'ultimi, nella doppia, massacrante trasferta di Mendoza (Argentina) e La Paz (Bolivia).