C'era una volta Baresi: Milan, quando la fascia di capitano non ha più senso
Indignazione. E' quello che hanno provato i tifosi del Milan (e non solo) quando hanno visto la fascia di capitano al braccio di Sulley Muntari a pochi minuti dall'inizio della sfida con la Juventus. Una scelta bizzarra e discutibile quella di Inzaghi, un affronto alla gloriosa storia rossonera per i più romantici e integralisti. Non parliamo però di sorpresa, l'allenatore promosso in pompa magna dalla Primavera alla Prima Squadra in questa stagione ha spesso avuto le idee confuse sulla scelta del leader in campo. In poco più di sei mesi sono ben sette i giocatori che hanno indossato la banda con la C grande: oltre a Montolivo, il prescelto dal 2013-2014 e spesso fuori causa per infortunio, Mexes, Abbiati, Bonera, Alex, Abate e infine il ghanese passato da Inter e Udinese, che ha tante qualità ma non sembra proprio avere il profilo giusto del "capitano, mio capitano". Qualche dubbio? L'entrata folle in allenamento che è costata un mese di stop a van Ginkel o la reazione indemoniata alla sostituzione contro il Torino. Non il migliore bigliettino da visita. DECADENZA - Senza Montolivo, Inzaghi ultimamente sembra seguire l'esempio dell'allenatore dei Primi Calci, che dà la fascia, a turno, a tutti, per non avere scontenti nel gruppo. Altrimenti non è comprensibile come la fascia finisca sul braccio di qualcuno che con il concetto di condottiero, di guida, di ultimo guerriero a mollare, di esempio per gli altri, non ha nulla a che vedere. Sarebbe bello sapere cosa ne pensano Baresi, Maldini, Gattuso o Ambrosini. Grandi giocatori, milanisti nel dna, capitani veri.