Il responsabile per gli arbitri della Fifa, Massimo Busacca ha dichiarato al seminario di a Coverciano: "Chi pensa che la tecnologia possa un giorno sostituire l'essere umano, si sbaglia di grosso. Stiamo lavorando anche per capire come usufruire in futuro della tecnologia che avremo a disposizione. Siamo qui per convincere gli arbitri che sono grandi arbitri e più rimarranno grandi arbitri, più potranno dire 'grazie tecnologia, non abbiamo bisogno di te'. Siamo qua per dire agli arbitri che dovranno sempre avere una chiave di lettura della partita e dovranno essere al momento giusto e al posto giusto, in modo da prendere una decisione e far sì che chi è fuori intervenga il meno possibile. Vogliamo intervenire nei 'clear mistakes', non per tutte le decisioni. Abbiamo sperimentato al Mondiale per club la Var e abbiamo avuto risultati positivi, come è successo anche qua. Ci sono state anche cose che non hanno funzionato e tutto quello che abbiamo raccolto ci serve per migliorare. Non ci sarà pressione da parte dei giocatori nel chiedere agli arbitri di utilizzare la Var, anzi chi lo farà potrà andare incontro anche ad ammonizioni. Ci sono voluti diversi anni per capire se era funzionale la goal line tecnology, ci vorranno anni per capire se la Var sia funzionale. Abbiamo avuto dei dubbi in alcune occasioni, come su un fuorigioco in un'amichevole di Parigi, ma siamo positivi. Dobbiamo convincere gli arbitri che la tecnologia non li sostituirà ma gli servirà di supporto. Sarà sempre una persona umana, davanti a un video e che sarà istruita, a fare delle valutazioni interverrà solo se l'arbitro incorrerà in un errore chiaro. Questi 60 arbitri che sono qui, che rappresentano la 'cream della cream' delle loro federazioni, dovranno farsi trovare pronti nelle prossime competizioni, dal Mondiale Under 20 alla Confederations Cup. Al termine di questi tornei effettueremo un altro seminario e prenderemo le decisioni in vista del prossimo Mondiale".