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    Burgos si difende: 'Volevo fare un complimento a Yamal, ero affettuoso. Razzismo? Ma se mi chiamano Mono?'

    Burgos si difende: 'Volevo fare un complimento a Yamal, ero affettuoso. Razzismo? Ma se mi chiamano Mono?'

    • Redazione CM
    Germán Burgos è finito nella bufera in Spagna per il suo commento discriminatorio nei confronti di Lamine Yamal, astro nascente del Barcellona e del calcio iberico. L'ex assistente di Simeone ha ribadito ancora una volta che non era sua intenzione offendere, ma che si trattava solo di una battuta: "Il commento riguardava il talento e l'abilità del calciatore. La gente non ha ascoltato l'audio completo, uso un tono affettuoso e dell'umorismo", ha detto a Radio Marca. “Ho mandato un messaggio a Laporta (presidente del Barcellona, ndr), in modo che Yamal sapesse che volevo solo fargli un complimento".

    BURGOS LICENZIATO: ‘YAMAL FINISCE A UN SEMAFORO SE NON GLI VA BENE...’

    NESSUN RAZZISMO - "Se c'è qualche direttore delle comunicazioni o qualche facoltà che vuole parlare di questo argomento... vi dico solo che mi chiamano 'Mono'. Il mio soprannome va contro tutto quello che è stato detto in questi giorni. Nella mia carriera mi hanno lanciato addosso l'urina. C'è gente che non mi conosce".

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