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  • Buongiorno: "Inter e Atalanta forti, ma questo Napoli è cazzuto. Facevo il portiere, ma per mia madre prendevo troppo freddo..."

    Buongiorno: "Inter e Atalanta forti, ma questo Napoli è cazzuto. Facevo il portiere, ma per mia madre prendevo troppo freddo..."

    • Andrea Distaso
    Alessandro Buongiorno è uno dei giocatori più importanti del Napoli allenato da Antonio Conte, in piena bagarre per la conquista dello Scudetto, alla pari di Inter ed Atalanta. L'ex centrale del Torino ha affrontato diversi temi nell'intervista concessa a Il Mattino, nella quale ha parlato anche dei suoi idoli da ragazzino e alcune curiosità extra-campo.

    Per Fabio Cannavaro è uno dei pochi, rari, casi di difensore italiano che fiuta il pericolo: “Se lo dice uno dei miei miti, non posso che esserne orgoglioso: da bambino vedevo lui, Nesta e Maldini come si muovevano in campo e provavo poi a imitarli. Mi ispiro a loro anche adesso. Vero, cerco di stare “attento”. Il difensore deve essere pessimista nella marcatura, pensare che il suo avversario può fare delle cose strepitose ogni volta”. Sul suo primo ricordo legato al calcio: “Alle elementari, io facevo nuoto ma decisi di seguire i compagni di classe all’allenamento di calcio. Volevo stare con loro. Poiché ero il più alto di tutti, mi misero in porta. Ma durai poco: mia madre diceva che prendevo troppo freddo a stare fermo e l’allenatore fu costretto a spostarmi. Lei ancora oggi mi chiama e mi dice di stare attento. A ogni cosa. Non si cresce mai per loro. Anche se adesso vivo da solo, nella mia casa di Posillipo”.

    Nell'intervista a Il Mattino, Alessandro Buongiorno parla in questi termini del gruppo creatosi al Napoli: “Cazzuto, tenace e determinato. Non molliamo mai. Nulla nasce per caso, siamo arrivati in alto allenamento dopo allenamento concentrandoci partita dopo partita. Non c'è un giocatore che non sia pronto a migliorarsi, tutti hanno voglia di mettersi in gioco e in discussione. Inter e Atalanta? Due squadre molto forti ma a noi non piace guardare gli altri, ci siamo solo noi ”. Un gruppo c'è l'impronta chiarissima di Antonio Conte: “La prima volta ci siamo incrociati per caso lo scorso giugno, era il giorno del mio compleanno. Da allora ci siamo sentiti spesso per parlare di Napoli, ho capito che era l'unica squadra per cui avrei lasciato il Torino. Lui è un tecnico che riesce sempre a dare la carica, ha carisma e duttilità. Non sbaglia mai le parole e in allenamento ti trasferisce le sue qualità tecniche e tattiche”.

    Infine Alessandro Buongiorno parla così degli attaccanti affrontati in carriera, nell'intervista a Il Mattino: “Di forti ce ne sono tanti, da Retegui a Kean che sono con me in Nazionale. Ma l’ansia che mi dava Lukaku non me la dava nessuno. Ogni volta che lo affrontavo con il Torino sapevo che sarebbe stata dura. E quando ci siamo rivisti a Castel Volturno ero contento. Ma devo dire che anche lui lo era al pensiero che non lo avrei dovuto più marcare”.

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    Def Junior
    Def Junior

    Non abbiamo preso lui a 35 mln per prendere Pavlovic ed Emerson Royal,,, estate devastante

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