Bundesliga: Kaiserslautern, ritorno all'inferno! Dortmund, è pronta la festa?
Come sono lontani gli anni Novanta. Quelli di Kadlec, Witeczek, Haber, Kuntz, Vogel. O ancora dopo di Sforza, Reich, Kuka e Olaf Marschall. C'era una volta il Kaiserslautern delle meraviglie, capace di schienare il Barcellona in coppa Campioni e di vincere due campionati e due coppe di Germania. Oltre la metà del palmares del club dalla sua nascita ai giorni nostri.
Oggi il Kaiserslautern è, ancora per poco, una triste realtà della Bundesliga. Al Fritz Walter Stadion sono già pronti. Si torna all'inferno della Zweite Liga, biglietto di sola andata. Con 20 punti la squadra di Krassimir Balakov è spacciata. Ok, la matematica non condanna ancora. Ma il boia, la ghigliottina e soprattutto la testa sono già al loro posto. Al Kaiserslautern servirebbero 9 punti in 3 giornate. Non solo, per guadagnarsi lo spareggio da qui in poi Hertha Berlino e Colonia non dovrebbero fare nemmeno un punto. Siamo all'utopia.
C'è un non so che di tragico nel club nato nel 1900 e rimasto a secco di vittorie per tutti i primi 51 anni della sua storia.
Il Kaiserslautern è così, breve e intensissime gioie, seguite da cocenti delusioni e lunghi periodi di anonimato. E' la metafora della vita da quelle parti, dove un giovanissimo Michael Ballack alzò il Meisterschale per la prima volta in carriera. Bisogna godersi i momenti buoni. Come il biennio 1951-1953, dove l'FcK, così lo chiamano i tifosi, si laurea due volte campione di Germania. O come tra il 1990 e il 1992, quando a sorpresa vince tutto in meno di dodici mesi: campionato, coppa e supercoppa. Roba da Bayern.
Tragedie e rinascite, una continua nemesi. Il capolavoro tra il 1996 e il 1998. Prima la retrocessione, improvvisa e dolorosa come solo a Kaiserslautern può essere, anche se mitigata (incredibile a dirsi) dalla vittoria in coppa di Germania. Poi la tremenda vendetta: titolo da neopromossa, come nessuno mai in Germania. Avete capito l'antifona? Il Kaiserslautern rinascerà sempre. Perché ci sarà sempre un Olaf Marschall venuto dal nulla e capace di segnare 22 gol al suo primo anno in Bundesliga.
A Dortmund l'aria è invece di grande festa. La squadra di Klopp, con ogni probabilità, alzerà il Meisterschale sabato sera, dopo la partita con il Borussia M'Gladbach. Un titolo meritato, conquistato attraverso il gioco e gli scontri diretti con Bayern e Schalke. Il capolavoro, se ce ne fosse stato bisogno, è andato in scena nel derby alla Veltins Arena. Borussia subito sotto, ma capace di rialzarsi, vincere e convicere. Sì, la festa al Signal Iduna Park è quasi pronta. E manco a dirlo, Rummenigge e gli altri non sono invitati nemmeno quest'anno.