Tredici vittorie, due pareggi e una solo sconfitta: è questo il bilancio del Bayern Monaco dopo sedici giornate di campionato. 43 le reti messe a segno, quasi tre ogni partita, e solo 6 reti al passivo. 

La Bundesliga, a meno di un harakiri bavarese, è già andata in archivio dopo soli tre mesi e gli uomini di Jupp Heynckes ora si possono concentrare sulla Champions League che manca dal 2001 quando i bavaresi sconfissero, nella finale giocata al Giuseppe Meazza, il Valencia di Hector Cuper.

La Coppa dalle grandi orecchie è sfuggita ai bavaresi in due occasioni: nella finale di Madrid del 2010, persa contro l'Inter di Mourinho per due reti a zero e nella passata stagione nella dolorosa finale persa in casa contro il Chelsea di Roberto Di Matteo.

Il Bayern a questo punto può puntare di diritto alla conquista della Champions League. Con il campionato praticamente archiviato e con una rosa di assoluta qualità, sognare è lecito per i tifosi bavaresi sperando questa volta, in caso di raggiungimento della finale che si giocherà a Wembley, che non valga il proverbio, in negativo, "non c'è due senza tre".