Buffon 'Tornato Superman? Non ancora...'
Gianluigi Buffon, il Ct tedesco Loew giustifica il pareggio con le sue parate: è tornato Superman? «Non ancora, serve un po’ di pazienza: se fossi già al top dopo sette mesi senza calcio, allora davvero non sarei normale. Nonostante tutto il lavoro svolto, un piccolo dazio tocca pagarlo: le prime tre quattro-partite sono andate molto bene, tra Palermo e Cagliari è affiorata qualche imperfezione. Magari in un altro momento non ci avrebbero fatto caso, adesso invece ho tutti gli occhi addosso. Anche per questo restano impressi gli interventi di Dortmund».
Umile o perfezionista?
«Consapevole di poter dare di più. La forma è ottima, altrimenti non reggerei certi ritmi: fatto caso che da quando sono rientrato ho disputato sette partite in ventotto giorni?».
Per lo scudetto ritiene sempre favorito il Milan, come aveva detto qualche mese fa?
«Non cambio pronostico: il vantaggio è diminuito, ma il primato resiste. E quando il destino rimane nelle mani tue mani, sei sempre in posizione privilegiata».
Ha anche detto: “La squadra più forte è l’Inter”
«Insisto: può battere chiunque. Più che mai adesso che ha recuperato gli infortunati e risolto qualche problema di spogliatoio. Però...».
Lei ha provato a chiudere il discorso Calciopoli. Inutilmente.
«D’altra parte si è trattato di un evento che ha stravolto la storia del calcio: è normale che se ne parli e credo se ne parlerà ancora tra vent’anni».
Allora?
«Ho solo detto che noi calciatori dovremmo pensare a giocare e guardare avanti, anche perché sul tema ci siamo espressi più volte. Trovo giusto invece che la nostra società si batta perché sia fatta giustizia definitiva».
