Buffon si sente tornato il numero uno. Anche se per diverso tempo, dopo il lungo stop e durante le prime settimane di rientro, ne è stata messa in dubbio la capacità di tornare ai livelli migliori. Le parole di Del Neri prima ('Alla Juve siamo tutti uguali') e di Agnelli poi ('I vecchi hanno dimenticato cosa significa indossare la maglia bianconera'), non gli hanno fatto certo piacere. Acqua passata, comunque.

'Non sta a me - dice Buffon dal ritiro della Nazionale a Coverciano - contraddire quello che dice il presidente, sono abbastanza autocritico e dico solo che quest'anno ha fatto il massimo sbagliando solo col Milan'. Dal passato al futuro, che si chiama Conte: 'È un vincente ma serve la disponibilità dei giocatori e il supporto del club, perché senza una società forte un allenatore non vince'. Il rapporto con la Juve sembra ricucito ma resta un po' di amarezza: 'Certi discorsi stonavano e ho dovuto ricucire. Totti? È un amico e ho parlato con lui'. Adesso lo farà con la Juve per spalmare in 4 anni il mega ingaggio da 12 milioni.

(Leggo - Edizione Torino)