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Buffon: 'Il 12° solo per la Juve, ma ho capito che era finita. B? Ci sono andato a 28 anni. Su Allegri e Donnarumma...'
SULLA FOOTBALL ACADEMY - "Il mio futuro è in campo. Ho avuto il dubbio di smettere, ma vado avanti. Perché mi sento forte e sto bene. Mi stimano e lho percepito, penso di essere ancora all'altezza".
SU QUALE CAMPO - "Tante proposte, che muovono cose diverse in me. L'idea di fare il secondo puntando a vincere la Champions mi ha entusiasmato per un po', ma poi ho detto no. Il dodicesimo l'ho fatto solo per la Juve. Resta l'idea di giocare la Champions da protagonista e un ritorno alle origini, al Parma che smuove qualcosa di importante. Vedò con il mio agente Silvano Martina, a breve sceglieremo".
SULLA B - "Se ci sono andato a 28 anni da miglior portiere al mondo, a 43 non sarà una fatica".
SULLA JUVE DI ALLEGRI - "Tutto ciò di cui i dirigenti pensavano ci fosse bisogno, è una certezza, nella gestione e nel risultato. C'è una sorta di timore reverenziale nei suoi conftonti,, utile per far ripartire un ciclo. Quando scegli di non continuare con Pirlo, Allegri è l'opzione migliore, soprattutto dopo i cambi dirigenziali".
SULLA POSSIBILITA' DI RESTARE -- "No, perché l'ho deciso a gennaio. Mi ero accorto che non avevo più entusiasmo. L'ho capito a Barcellona perché potevo essere ancora protagonista, dicevano che giocavo solo perché ero amico di Pirlo. Ho chiamato Martina e ho detto che era finita".
SUL FUTURO DA DIRIGENTE - "Non ne ho parlato con Agnelli, non mi aspetto niente. Alla base c'è la meritocrazia".
SU DONNARUMMA - "E' un grande campione. Addio al Milan? Non posso giudicare, mi fido di lui. Avrà le sue ragioni".