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Buffon: 'Da piccolo tifavo Juve, per il Trap ho simpatizzato Inter. Futuro? Ecco perché non smetto. L'abbraccio a Dybala...'
PRESENTE E FUTURO - Questo è il passato. Ma presente e futuro? Buffon risponde così, intanto sul suo ritorno alla base: “Il ritorno alla Juve è stato naturale, alla fine ho fatto un anno bellissimo a Parigi e devo dire che mi ci voleva per disintossicarmi. Però è chiaro che i contatti con la Juve ci sono sempre stati, con il presidente, Paratici, ex compagni. Ho fatto una stagione all'estero senza recidere mai un cordone ombelicale”. E poi spiega perché non pensa ancora al ritiro: “Non so cosa farò l'anno prossimo, è vero che due anni fa praticamente mi ero ritirato e poi è successo quello che è successo. Perché non sto smettendo? Perché sto bene. E per avere rispetto dei sogni che avevo quando ero Gigi bimbo, quel bimbo là lo devo rispettare. A quell'età mi sarei emozionato anche se mi avessero detto che sarei diventato un portiere di serie C”.
L'ADRENALINA – Buffon infine spiega anche perché poi ci si lascia andare ad atteggiamenti sbagliati in campo, come quel bacio a Dybala che ha fatto il giro del mondo durante Juve-Inter: “Adrenalina è quando hai lìenergia o l'insensatezza che ti fa fare cose che non dovresti. Mi viene in mente anche il gol di Dybala contro l'Inter, l'adrenalina fa sì che ti abbracci insieme a tutti e purtroppo magari esponendoti a dei rischi, ma non ci pensi perché non c'è niente di più bello che condividere determinate emozioni”.