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Buffon dirigente, il Parma: "Le vie del Signore sono infinite..."
E' uno dei temi toccati da Luca Martines, Managing Director Corporate del Parma, nel corso del suo intervento alla trasmissione 'Cose di calcio' in onda su Cusano Italia Tv: tutte le dichiarazioni del dirigente crociato.
IL PERCORSO - "È stato un percorso abbastanza lungo che è iniziato 3 anni fa, quando di fatto la nuova proprietà ha acquisito il Parma calcio e ha cominciato a costruire un nuovo percorso, seppur su una base che era stata già ben costruita dalla precedente proprietà. Ricordiamo infatti che una parte della squadra e della struttura organizzativa era stata messa in piedi all’epoca. L’ostacolo più grande da superare in questi 3 anni da un lato è stato quello di riprendere contatto con la città dopo un periodo un po’ difficile perché ovviamente la retrocessione non è stata vissuta bene, come mai la vive nessuna squadra; dall’altro la costruzione del team e anche della società".
PROGETTI - "Noi funzioniamo esattamente come una società di calcio che però ha adottato dei modelli gestionali molto tipici del mondo corporate, quindi abbiamo una programmazione a 5-6 anni che ci porta a guardare quelli che sono gli obiettivi di medio-lungo termine. Non siamo in ritardo rispetto al progetto, siamo in tempo rispetto a quelli che sono i cicli calcistici".
I RUMORS SU BUFFON DIRIGENTE - "Come si suol dire le strade del Signore sono infinite. Gigi è stato da noi a Parma proprio di recente, abbiamo avuto un bellissimo incontro, è stato omaggiato degli onori della città. Diciamo che tutte le strade sono possibili, allo stato attuale sono delle opzioni, però non c’è ancora nulla di concreto".
FABIO PECCHIA - "È una persona eccezionale, un uomo che ha una profondità e uno spessore estremamente importanti e che ovviamente da un punto di vista calcistico ha dimostrato di essere estremamente capace. Il ritorno in A credo sia merito in primis suo, dei giocatori, della squadra tutta, ma anche poi del direttore sportivo".
SQUADRA COMPETITIVA ANCHE PER LA PROSSIMA STAGIONE - "C’è una base estremamente buona che, anche in Coppa Italia, ha dato prova di essere all’altezza di un campionato come quello di serie A. Sicuramente ci saranno degli inserimenti e un po’ di perfezionamenti che andranno fatti, però ci sono elementi estremamente validi, una rosa estremamente larga, con professionisti e giocatori di grande valore e di grande esperienza. Un aspetto fondamentale del nostro club è quello di puntare su giovani giocatori e l’inserimento di alcuni con esperienza ha aiutato a creare una sinergia che poi ci ha portato dove siamo oggi. La filosofia sportiva del club l’anno prossimo sarà consistente come quella di quest’anno".
STADIO TARDINI - "Le relazioni con il comune sono state e sono eccellenti, abbiamo avuto anche la fortuna di avere un consiglio comunale, una giunta e un sindaco illuminati da questo punto di vista, e siamo quindi riusciti a stabilire veramente una comunione di intenti che a noi ha fatto veramente gran piacere. Certo è un progetto difficile: costruire gli stadi in Italia è molto complesso, ben pochi sono stati costruiti negli ultimi anni, la maggior parte degli impianti risale agli anni 90. E’ dunque necessario procedere al rinnovo degli impianti sportivi, anche perché secondo me è elemento trainante rispetto quella che poi sarà l’evoluzione del campionato italiano. A livello di infrastrutture siamo rimasti un po’ indietro e questo ha un impatto estremamente importante su quelli che sono poi i diritti televisivi. A oggi il Tardini è assolutamente idoneo, abbiamo ottenuto la licenza UEFA, quindi è adatto per competizioni di ogni tipologia. Ovviamente diciamo che la determinante secondo me è più quella di costruire un’infrastruttura che sia in grado di garantire un’esperienza di match day e che sia conforme agli standard contemporanei di risparmio ed efficienza energetica".