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    Buffon: 'Continuo per altri 4/5 anni, con la Juve B non facile. Donnarumma da Pallone d'Oro, Allegri uomo giusto'

    Buffon: 'Continuo per altri 4/5 anni, con la Juve B non facile. Donnarumma da Pallone d'Oro, Allegri uomo giusto'

    Gianluigi Buffon, portiere del Parma, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Sky Sport. "Sono passati 21 anni dal mio debutto col Parma, circa 9.000 giorni. Ho ancora la voglia di stupire e di dimostrare di essere un atleta, un portiere, una persona speciale. Questo è il motivo per il quale vado avanti e per cui amo certe sfide".

    Ci sono le condizioni per dare continuità alla sua storia?
    "Alla mia età il dubbio di essere un portiere performante o meno non ce l’ho, sono certo di poter fare bene per i prossimi 4-5 anni. Fisicamente sto bene, ho anche acquisito un’esperienza importante. I dubbi li puoi nutrire quando non hai le motivazioni giuste o quando fai una scelta che non ti scalda il cuore. In quel frangente rischi di fare brutte figure, ma non è quello che ho pensato quando ho scelto Parma".

    Come è stato accolto qui a Parma?
    "Ai più giovani può sembrare strano, sia per l'uomo di 43 anni ma anche per il giocatore che entra in un contesto simile. Io comunque dovrò avere una certa umiltà per poter creare i rapporti con i ragazzi. Il ghiaccio è stato rotto già dopo il primo giorno, si sta vivendo in un bel clima di amicizia e positività. Spero che ciò possa essere propedeutico per fare una grande stagione".

    Maresca?
    "Devo dire che ho avuto buone sensazioni. Ogni allenatore cerca di portare le proprie idee, spesso sono diverse rispetto a quelle canoniche. La differenza la fa il modo di trasmetterle e come vengono recepite. Lui ha un piglio differente che fa breccia nella testa e nell’animo dei giocatori".

    Si ricorda la B con la Juventus?
    "Non è stata una passeggiata di salute, nel girone d’andata c’è stato qualche problemino. Nelle ultime 10-12 partite, quando hai consolidato una certa leadership, anche le altre ti affrontano non dico rassegnate, ma in un modo più difensivo. Il girone d’andata sarà determinante per vedere di che pasta siamo fatti".

    È stata un’estate bella. Mancini dove ha vinto l’Europeo?
    "La differenza l’ha fatta nel conoscere tanti giocatori giovani che non erano ancora conosciuti al grande pubblico, ma anche la serenità e la chiarezza di idee. Il gruppo veniva da delle delusioni cocenti, ma c’è stata un’idea, un convincimento tattico. Ha portato ciò fino in fondo. Nella gestione è stato eccezionale".

    Bonucci e Chiellini?
    "Giorgio e Leo non sono delle sorprese, sono dei punti di riferimento. Ogni nazionale che vince ha bisogno dell’esperienza e della certezza che alcuni giocatori ti possono dare. Verratti per me è un campione, Jorginho sta dimostrando di essere un giocatore di livello. Le sorprese sono state Chiesa e Donnarumma. È stato fortissimo, ha avuto una gestione dei momenti incredibile, è stato un palmo sopra gli altri portieri, ma non era una cosa scontata. Ha risposto alla grandissima".

    Donnarumma può vincere il Pallone d’oro?
    "Secondo me si, per le qualità e per quello che ha fatto vedere. Deve puntare al pallone d'oro. Quando ero giovane mi dissero: puoi essere il secondo portiere più forte della storia dopo Yashin. Io ho risposto: ma perché non posso essere il primo? Quando sei giovane l'obiettivo è quello di non accontentarsi, ma puntare al massimo. Gigio deve fare questo".

    Col ritorno di Allegri torna la Juve di sempre. Basta questo?
    "Penso che la Juve, come squadra, abbia tutte le carte in regola per tornare a vincere lo scudetto. Sullo scorso anno si parla spesso di delusione nonostante la vittoria della Coppa Italia e della Supercoppa. Le aspettative però erano altre e così è rimasta addosso questa sensazione di delusione. Adesso ad Allegri chiederanno di vincere lo scudetto e nessuno come lui sa cosa serve alla Juve per risollevarsi".

    Mourinho, Sarri, Spalletti, Inzaghi. Qual è il progetto che l’affascina di più?
    "Mi sarebbe piaciuto vedere anche Conte, sarebbe diventato un campionato esplosivo. Sarà un campionato che farà parlare molto, sia in campo che fuori. La nostra serie A può tornare sotto i riflettori, ci sono dei personaggi con un gran carisma, possono solo far bene".

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