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    Buffon: "Certe cose non le rifarei. A leggere la mia vita penserete che sono un delinquente"

    Buffon: "Certe cose non le rifarei. A leggere la mia vita penserete che sono un delinquente"

    • Simone Gervasio
    Il capo delegazione della Nazionale italiana Gigi Buffon ha incontrato gli studenti di Sport Management della Luiss Business School, a Roma per il master Sport Management - Master in Management delle Imprese Creative e Culturali. L'ex portiere di Juventus, Parma e Nazionale ha parlato della sua carriera, dei suoi momenti alti e di quelli bassi. Queste le sue parole.

    MOMENTI NO - “Sono caduto parecchie volte, e mi sono rialzato credo sempre. Adesso sono passati tanti anni da quei momenti, non rinnego nulla ma con il senno di poi certe cose non le rifarei. Ma a quell’età in quel momento che stavo vivendo, probabilmente avevo bisogno di fare quegli errori. Tutte le mie cadute, 5 o 6, tutte hanno avuta un eco e una curiosità incredibile per quello che rappresentavo. Se io dovessi leggere la mia vita e le polemiche che ci sono state su di me, veramente penserei ‘questo è un delinquente’, ma io sono lontanissimo da quel tipo lì. Non avendo poi io reti di protezioni intorno, qualsiasi caduta l’ho dovuta affrontare con la mia faccia, e affrontare la cattiveria, i giudizi, non è facile, ti crea veramente uno stato d’ansia, un condizionamento veramente forte. Se riesci a superare quello diventi invulnerabile. Io ho fatto tanti errori, alcuni diseducativi, ma li rifarei perché mi hanno permesso di capire che sono forte e posso contare su di me”.
     

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    Ilrossoeilneronero
    Ilrossoeilneronero

    Nessuna rete di protezione? Per le scommesse sei stato squalificato?

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