Getty Images
Buffon: 'All'Europeo non siamo favoriti, mettiamoci l'elmetto. A parte qualche idiota, grande tifo per l'Italia'
Il capitano della Nazionale Gianluigi Buffon ha parlato in vista dell'Europeo a France Football: "Conta solo la volontà di superarci perché i tifosi siano fieri di noi, della nostra energia e spero anche dei nostri risultati. La volontà di fare bene non cambia e sappiamo già che non avremo possibilità di sbagliare, fin da subito. E in un certo senso preferisco sia così perché ti devi subito mettere l'elmetto e partire all'assalto".
Sulle possibilità dell'Italia: "Siamo tra i principali outsider, mentre in prima linea ci sono Germania, Francia, Spagna e Belgio per quello che ha dimostrato negli ultimi mesi. Ma l'Italia ha mezzi e mentale per mischiare le carte. Da quando sono in Nazionale, ricordo solo due volte in cui eravamo inseriti tra i favoriti: al Mondiale 2002 e all'Europeo 2004 e non si può dire che la cosa ci sia stata favorevole. Non mi faccio nessun problema a lasciare che siano gli altri a vestire i panni dei favoriti".
Sul sostegno dei tifosi: "A parte qualche idiota sento sempre molto tifo. Non credo ci sia disamore nei confronti della Nazionale, ma è il rapporto con il calcio, onnipresente, con giocatori e idoli che è cambiato. Colpa anche dei social che hanno reso più banale l'esposizione dei giocatori che prima si potevano vedere in pratica solo allo stadio, ma è anche un riflesso del cambiamento della società in cui viviamo”. Sul suo futuro in azzurro: “O smetto o non mi convocano più. Non pensavo di poter essere così agile e decisivo a 38 anni, e ho voglia di continuare fino ai 40, fino al Mondiale in Russia. Sarebbe il sesto. Penso di potercela fare, sarebbe un bel record".
Sulle possibilità dell'Italia: "Siamo tra i principali outsider, mentre in prima linea ci sono Germania, Francia, Spagna e Belgio per quello che ha dimostrato negli ultimi mesi. Ma l'Italia ha mezzi e mentale per mischiare le carte. Da quando sono in Nazionale, ricordo solo due volte in cui eravamo inseriti tra i favoriti: al Mondiale 2002 e all'Europeo 2004 e non si può dire che la cosa ci sia stata favorevole. Non mi faccio nessun problema a lasciare che siano gli altri a vestire i panni dei favoriti".
Sul sostegno dei tifosi: "A parte qualche idiota sento sempre molto tifo. Non credo ci sia disamore nei confronti della Nazionale, ma è il rapporto con il calcio, onnipresente, con giocatori e idoli che è cambiato. Colpa anche dei social che hanno reso più banale l'esposizione dei giocatori che prima si potevano vedere in pratica solo allo stadio, ma è anche un riflesso del cambiamento della società in cui viviamo”. Sul suo futuro in azzurro: “O smetto o non mi convocano più. Non pensavo di poter essere così agile e decisivo a 38 anni, e ho voglia di continuare fino ai 40, fino al Mondiale in Russia. Sarebbe il sesto. Penso di potercela fare, sarebbe un bel record".