Addio a Sky Calcio,| Buffa: 'Non era mio contesto'
Federico Buffa, la sua assenza dalla trasmissione Sky Calcio Show ha fatto più rumore di quella di Ibrahimovic a Napoli.
«Non scherziamo su queste cose, io sono milanista».
Ma perché è andato via?
«Non mi andava la sovraesposizione».
Cioè?
«In 17 anni di Nba di me non è mai stata scritta, giustamente, una riga. Con due ore di quel palcoscenico sono usciti articoli su Corriere della Sera, Repubblica, Messaggero e addirittura la richiesta di tenere una lezione all’Università. Per stare lì ci vogliono le spalle larghe di un Mario Sconcerti».
«Ho 52 anni, sono un appassionato del gioco del calcio e francamente non sono particolarmente adatto a quel tipo di contesto. Io sono più da commento Nba».
Dica la verità: non ha gradito le critiche alla sua domanda di 40 secondi in spagnolo rivolta all’allenatore della Roma Luis Enrique.
«Guardi, ho parlato in spagnolo con accento argentino ai calciatori argentini nella trasmissione Calciomercato perché Bonan (il conduttore, ndr) riteneva che funzionasse. Stavolta forse ho sforato di 15 secondi in un contesto diverso. Ma lo rifarei perché è vero che seguivo il Barcellona B di Luis Enrique e che lo apprezzavo. E sono convinto che l’allenatore giallorosso abbia gradito» Qualcuno di Sky l’ha rimproverata?
«Assolutamente no. Sono stati tutti fantastici con me: ho parlato anche con il direttore Corcione che è stato squisito».
Ilaria D’Amico l’ha voluta fortissimamente nello show e domenica le ha mandato un saluto in diretta. Vuole risponderle?
«L’ho fatto pochi minuti fa al telefono. A me dispiace non lavorare più con lei e con tutti gli altri colleghi, ma ripeto: quello non è il mio contesto».
