Bufera su Zeman:| Roma delusa dal boemo
Il tecnico, messo sotto esame dal club, è nei guai in attacco: l'azzurro finora è un flop, il capitano salta Coppa e forse Inter. Contro i viola Osvaldo e Lamela squalificati. Il boemo a rapporto: troppe sconfitte.
Che bufera su Zeman: Roma delusa dal boemo, crisi Destro e Totti è ko.
Diffidare dei luoghi comuni, please. Ad esempio, se esaminate il «Pinocchio» di Collodi vedreste che la parola più usata non è, come ci si potrebbe aspettare, «bugia» (anche perché in tutto il libro il burattino ne dice solo due), bensì «povero», seguito da «casa» e «strada». Ecco, detto che nella Roma il vocabolo più usato, manco a dirlo, è «progetto» (seguito certamente da «stadio» e poi da «caso»), la classica libera associazione tra Zeman e la felicità degli attaccanti si va appannando. La colpa? Sfortuna, indisciplina, imperizia. Fatto sta che l'emergenza offensiva, in una settimana delicatissima tra il match di domani con la Fiorentina e quello di domenica contro l'Inter, stavolta mette in vetrina le facce di Francesco Totti e Mattia Destro. Con tutte le differenze del caso.
Totti out Si comincia dal capitano, ovvero dalla ecografia e risonanza magnetica che hanno sancito come una elongazione al retto femorale della coscia sinistra lo lascino fuori dal match coi viola e a rischio per la sfida ai nerazzurri. Una pessima notizia, tanto più che in Coppa mancheranno anche Osvaldo e Lamela squalificati (e la severità sulle questioni disciplinari è evaporata con Luis Enrique), Lopez fa prodezze nel campionato Under 20 sudamericano (due gol al Brasile e una vagonata di rimpianti per averlo lasciato andare) e Tallo ha già la valigia per Bari.
Ansia Destro Discorso a parte per Destro che, dopo Napoli, anche a Catania è salito sul banco degli imputati per le tante occasioni sprecate. Nonostante una botta alla caviglia destra tenga in ansia la Roma per la Fiorentina, l'attaccante stringerà i denti per farcela, anche se il suo problema è di natura psicologica, come ha detto Zeman. «Ha un blocco mentale». E allora? Ieri il giocatore è stato «confessato» dal d.s. Sabatini e anche dal d.g. Baldini. Gli è stata rinnovata la fiducia, sottolineando come magari segnare un gol lo possa sbloccare. Vero? Di sicuro la dirigenza negli ultimi tempi non è stata contenta di come l'«entourage» del calciatore lo abbia protetto da tutte le voci di mercato che lo riguardavano (vedi offensiva Berlusconi), contribuendo a destabilizzarlo. Di sicuro, però, Destro in estate non si aspettava di doversi conquistare un posto da titolare. Non a caso i sussurri di Trigoria raccontano di pentimenti per la scelta agostana, visto che per Zeman gli intoccabili sono Totti e Osvaldo.
Zeman & Tovalieri Assai meno intoccabile a questo punto è lo stesso boemo, che ieri è stato a colloquio con i dirigenti, che gli hanno chiesto conto dei risultati deludenti. Per il tecnico il problema non è fisico, ma psicologico, ma la società ribadisce come tocchi alla panchina motivare il gruppo. La dirigenza è delusa, non a caso sul sito Squer.it è uscito un retroscena — subito smentito dal club — che voleva Sandro Tovalieri, allenatore degli Allievi, essere stato contattato dopo il k.o. nel derby per sostituire il boemo qualora fossero giunti altri flop. Al di là della plausibilità dell'episodio, è cominciato di nuovo a soffiare vento contrario alle teorie di Zeman e alla sua gestione dello spogliatoio. «La proprietà vorrebbe dei miglioramenti sui risultati, ma a fine stagione faremo i conti», ha detto l'a.d. Fenucci. Ecco, per la Coppa basterà aspettare domani. Ed è quasi beffardo che la sorte di Zeman sia appesa alle lune di Destro.