Budimir e Barella: l'Inter fa come la Juve
INVERSIONE DI STRATEGIA - Negli ultimi anni l'Inter è stata caratterizzata proprio da una gestione inversa rispetto alla Juventus: i giovani di talento sono stati sempre utilizzati come pedine di scambio per arrivare ad altri obiettivi di mercato. Non a caso la società di Corso Vittorio Emanuele, paradossalmente, è una di quelle che ha formato il maggior numero di giocatori che militano tra Serie A e B, ma è tra le ultime per quanto riguarda l'utilizzo di giovani del vivaio in prima squadra. Questa politica, lo dicono i risultati, non ha pagato. La Juventus vince i campionati, mentre l'Inter ancora una volta è fuori dalla Champions League. Quando le cose vanno male bisogna avere l'umiltà di capire i propri errori e prendere a modello chi vince e convince. E' quello che Ausilio è determinato a fare.
I GIOVANI IN OTTICA INTER - L'ultimo nome accostato all'Inter è quello di Nicolò Barella (foto di legab.it), centrocampista classe '97 di proprietà del Cagliari che quest'anno ha giocato in prestito al Como. Il ragazzo ha qualità importanti, ottima visione di gioco e grande tecnica, doti che lo hanno fatto vincere per due anni consecutivi il premio di miglior centrocampista nato nel 1997. Elemento importante della Nazionale Under 19, con ogni probabilità l'anno prossimo tornerà in Sardegna per giocarsi il suo primo campionato di Serie A. L'Inter lo monitora e non ha intenzione di farselo soffiare dalla Juventus e dalla Roma, facendo anche leva sugli ottimi rapporti con Tommaso Giulini, presidente dei sardi. Un altro prodotto della Serie B che l'Inter segue è Ante Budimir, attaccante croato classe '91 del Crotone, che a suon di gol ha portato i calabresi alla prima storica promozione. L'interesse nerazzurro è confermato anche dalle parole dell'agente del ragazzo, che ha dichiarato: "L'interesse fa piacere, ma ancora non sono arrivate offerte". Neanche a dirlo su di lui c'è pure la Juventus e Thohir deve affrettare i tempi se non vuole farselo soffiare. Piace anche Viviani, centrocampista del Verona ma in orbita Roma, che lo ha ceduto la scorsa estate per 4 milioni, fattore che rende difficile la trattativa ma che conferma come la dirigenza nerazzurra abbia deciso di cambiare strategia. Se non puoi battere il nemico, fattelo amico, o, come in questo caso, imitane i segreti.