Il Palermo non perdeva quattro gare di fila da tre anni. Potrebbe bastare questo dato per fotografare il momento che sta vivendo la squadra rosanero. Se a questo aggiungiamo che con i due segnati dalla Lazio sono quattordici i gol subiti nella ultime quattro gare e che l'attacco è a secco da tre giornate il quadro è completo. Tristemente completo. Chi si aspettava che con l'arrivo di Serse Cosmi il Palermo potesse cambiare registro è rimasto deluso. Non solo le cose sono continuate ad andare come prima ma, se possibile, si sono accentuate. 'L'avvio è stato scioccante'. Sarebbe bastata questa espressione del tecnico umbro a fine gara per avere netta la fotografia della gara dell'Olimpico.

I primi venti minuti da incubo sono stati l'ideale prosecuzione dei novanta di sette giorni fa al Barbera contro l'Udinese di Guidolin. Il 7-0 al passivo è un risultato che i rosa non sono ancora riusciti a gettarsi alle spalle. La squadra è sembrata timorosa, impacciata, svuotata. Il lavoro psicologico fatto da Cosmi nel ritiro della Borghesiana non ha sortito gli effetti sperati. Del resto era stato proprio Cosmi a dire che il suo compito primario sarebbe stato quello di mettere a confronto il suo stato d'animo caricato a mille con l'umore della squadra sotto i tacchi. Così la tanto agognata difesa a tre è stata perforata due volte in diciotto minuti. Uno schieramento che si è portato dietro la posizione ibrida di Ilicic che, giocando da interno di centrocampo, si è letteralmente perso evidenziando un calo di forma che, comunque, va avanti da qualche giornata.

Nelle dichiarazione del dopo-gara tutti i protagonisti di casa rosanero hanno detto in coro che riusciranno a tirarsi fuori da questo brutto momento e troveranno la reazione giusta al loro interno. C'è da sperare che dalle parole si passi ai fatti visto che il Palermo visto contro la Lazio, fratello minore di quello di visto con l'Udinese, è una squadra in caduta libera che deve trovare la forza di rialzarsi e riprendere a correre. Deve tornare a fare gol e soprattutto a prenderne molti meno di quelli che ah preso in questo frangente di campionato. La trasferta di Genova, il match casalingo con il Milan e il derby con il Catania, giusto per restare alle prossime tre gare, sono appuntamenti che mettono paura soprattutto in considerazione del poker di sconfitte appena servito.

(La Repubblica - Edizione Palermo)