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    Romamania: con Mou sbadigli e vittorie. Mancini, Smalling e Ibanez come la BBC della Juve

    Romamania: con Mou sbadigli e vittorie. Mancini, Smalling e Ibanez come la BBC della Juve

    • Paolo Franci
    Bello ma non balla. E' un modo di dire che si usa per sintetizzare il giudizio su chi che avrebbe tutte le qualità non solo estetiche per fare bene, ma non riesce proprio a metterle in campo. Non balla, appunto. Ecco, a mio parere la Roma continua ad essere l'esatto contrario di questo vecchio modo di dire: brutta ma balla. Eccome se balla. Perché poi, lo vado ripetendo anche se non ce ne sarebbe bisogno, alla fine conta la classifica unica vera via contro lo stress da utopie pallonare e l'idea di rincorrere qualche obiettivo. Ciò non toglie che guardare un'intera partita della Roma senza sbadigliare o tormentare i braccioli della poltrona è impresa parecchio ardua. Anche a Marassi, Roma brutta che però ha 'ballato' grazie a un calcio piazzato, ancora una volta e stavolta dal dischetto.

    ZANIIOLO E I TRE DIFENSORI - Poi di buono ricordo la solita grande difesa dei 'Bastardi di Mourinho' e quegli straordinari strappi di Zaniolo. Quest'ultimo mi è piaciuto davvero tanto, anche se poi dovrebbe imparare a giocare con la squadra, l'ho detto mille volte e immagino siate d'accordo con me. Se Zaniolo capisse che i suoi compagni sono come le ali per un aereo, a questo punto volerebbe ad altezze considerevoli, però Mou ci sta lavorando e il che non è banale per il futuro di Nic.

    I TRE LI' DIETRO - Dicevo dei 'Bastardi', rubando quella definizione meravigliosa coniata durante l'Europeo dei 2016 per descrivere la forza azzurra di Buffon, Bonucci, Barzagli e Chiellini nella Nazionale di Conte. Ecco, Mancini, Smalling e Ibanez me li ricordano parecchio se non altro nel modo in cui approcciano alla difesa, in modo asciutto, fisico, cattivo, anche. E letale quando vengono avanti sui calci piazzati. E poi me li ricordano per la maniera in cui la squadra poggia su di loro per scrivere il proprio destino.

    A FATICA - Resta il fatto che la Roma fatica maledettamente nel cucire il gioco, non riuscendo a costruire una catena di passaggi che dia l'idea dell'organizzazione, affidandosi spesso alla palla lunga per gli attaccanti. Però è vero che di problemi non ne ha pochi, visibili e meno visibili, dall'assenza di Dybala e Gini Wijnaldum a quella di Karsdorp, fino allo stato di forma scadente di molti titolari: Pellegrini, Tammy, Spinazzola. Però, finchè è brutta e balla, dice qualcuno al massimo dell'ottimismo, figuriamoci cosa succederà quando continuerà a ballare – è l'augurio – e sarà finalmente bella.

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