Bruno Fernandes, 10 e lode: da Ferrero alla Juve sfiorata, la Samp adesso è sua
Fabrizio Romano
Oggi è il numero 10 della Sampdoria, ieri era mister 25mila euro. Venticinquemila, proprio così. Questo il prezzo di listino di Bruno Fernandes, giovanissimo gioiellino portoghese, quando il Boavista complice un fallimento in dirittura d'arrivo è costretto a cederlo: lo prende il Novara, corre l'anno 2012. E può godersi un gioiellino che oggi ha conquistato i tifosi della Samp, dopo il percorso fatto con l'Udinese. Lo ha voluto fortemente il presidente Massimo Ferrero, la duttilità e il talento di Fernandes lo hanno conquistato: 1 milione di prestito, altri 6 per l'obbligo di riscatto, soprattutto la volontà del presidente di vederlo più spesso in campo. E proprio Bruno è stato uno dei motivi di attrito tra Ferrero e Marco Giampaolo, poi risolto proprio grazie a Fernandes: trequartista titolare, segna (gol pesantissimo col Palermo, tra gli altri) e fa segnare. Da voto 10, come il numero che ha scelto per la sua maglia blucerchiata: "Ma non è un peso, è un orgoglio", racconta Bruno che lo ha già indossato con l'Under portoghese. LA JUVE SFIORATA - Oggi, la Samp può finalmente coccolare uno dei suoi prospetti migliori al centro del progetto. Ha saputo mandare in panchina il pallino di Giampaolo, Ricky Alvarez, così come l'acquisto più costoso del mercato blucerchiato, Dennis Praet. Il trequartista lo fa lui, Fernandes, capace di giocare anche da mezz'ala a livelli importanti come ha imparato a fare a Novara. Proprio lì lo ha notato la Juventus, nel 2012 poteva prenotarlo per 2 milioni di euro in comproprietà, è stata vicina. Alla fine, la scelta è stata per il no, troppi soldi su un ragazzo ancora da formare. Ci ha visto lungo l'Udinese, per 4,5 milioni porta a casa tutto il cartellino; la Juve ci ha riprovato nel 2014 nell'ambito dei discorsi per Roberto Pereyra, senza trovare l'accordo. Ma questo è il passato. Il presente è una Samp che si gode il suo Bruno Fernandes. Da 10 e lode.
