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Brozovic, sguardo al futuro: non è più il pilastro dell’Inter e a giugno potrebbe lasciare
LA SBAVATURA - Non era difficile fiutare il pericolo, come ha spiegato Inzaghi nel post partita: “Il possesso non era consolidato al punto da spingerci con così tanti calciatori sopra palla”, ha precisato l’allenatore. Una considerazione che avrebbe potuto/dovuto fare anche Brozovic in campo, con un pizzico di lucidità in più. Una qualità che ritroverà con il recupero della piena condizione fisica, ma per adesso Inzaghi deve fare i conti sul momento attuale e per il tecnico nerazzurro saranno tutt’altro che scontate le scelte per la partita di mercoledì contro il Porto.
È chiaro, Brozovic al 100% è un titolare inamovibile, ma è altrettanto evidente che in Calhanoglu i nerazzurri hanno trovato una più che valida alternativa e questa considerazione potrebbe essere determinante in ottica mercato. Non è un segreto, in viale della Liberazione necessitano di contante e dopo un primo tentativo a gennaio, il Barcellona potrebbe nuovamente tornare alla carica a giugno, quando Busquets ufficializzerà il proprio addio. Brozovic ha raggiunto i 30 anni, difficilmente la sua parabola conoscerà nuove impennate di rendimento e forse mai come adesso potrebbe essere giusto pensare a una separazione. Sicuramente dolorosa, ma che comunque seguirebbe un filo logico. L’Inter sta maturando questa idea e sicuramente anche Brozovic inizia a respirare un’aria diversa. Il croato non è più il pilastro su cui l’Inter si è retta negli ultimi anni.