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    Brocchi e un'età media di 21,5 anni: i talenti italiani crescono a Brescia

    Brocchi e un'età media di 21,5 anni: i talenti italiani crescono a Brescia

    • Federico Zanon
    E' stata la squadra di Baggio, Toni, Pirlo e Guardiola, è la terra di giovani pronti a stupire. Si scrive Brescia, si legge l'Italia del futuro. Basta dare un occhio alla rosa per avere un'idea più precisa: tanti ragazzi di belle prospettive, un'età meda di 21,5 anni, la più bassa di tutto il campionato di B. Migliorato il dato dello scorso anno, nel quale il club lombardo è stato primo per l'utilizzo di under 21 e under 23, con età media di 24,1 anni.

    L'era di Corioni, dei ricchi investimenti, dei contratti a sei zeri è finita da un pezzo, a Brescia non è più tempo di vacche grasse. Bisogna far quadrare i conti, difendendo la categoria con una truppa di promesse. L'anno scorso l'obiettivo è stato centrato, quest'anno la sfida si ripresenta. Quella a disposizione di Brocchi sarà una squadra con giovani parcheggiati in provincia dalle big. La Roma ha confermato i prestiti di Calabresi ('96) e Somma ('95), ai quali si è aggiunto Ndoj ('96), campione d'Italia con la Primavera di De Rossi.  Dal Milan sono arrivati Crociata ('97) e  Modic ('96), dal Bologna Vassallo ('97), dall'Inter Camara ('96) e Bonazzoli (97'), bresciano doc, che ritroverà uno dei suoi idoli, Andrea Caracciolo, uno dei 'vecchi' insieme ad Arcari. 

    Accanto al 'leader Morosini', classe 1995, potrebbe giocare anche il trequartista della Juve Francesco Cassata ('97) e Filippo Strada ('97) (figlio d'arte, il padre Pietro è stato un ottimo trequartista), l'anno scorso a segno 16 volte in 32 partite con la Primavera. Le stelle non mancano, toccherà a Brocchi farle brillare. 

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