'Il destino vuole che io possa chiudere la mia carriera proprio nella città e nella squadra in cui tutto è cominciato, in cui sono cresciuto. In cui sono diventato un uomo prima ancora che un calciatore'. Franco Brienza prepara il suo ritorno al Palermo. Avere l'opportunità di rilanciarsi a 33 anni non è cosa da tutti. E Brienza, con onestà, ammette la bontà del lavoro svolto su di lui da Sannino nell'ultimo campionato a Siena.

'Al di là degli ottimi risultati di squadra - dice Brienza - Sannino mi ha fatto conoscere un nuovo ruolo, impiegandomi da esterno nel suo 4-4-2. Mi sono adattato, giocando anche bene. È l'uomo giusto, sa di dover affrontare un lavoro difficile ma ha fatto talmente tanta gavetta che saprà come cavarsela - osserva Brienza -. È un tecnico passionale, sanguigno, maniacale nel lavoro. Palermo si innamorerà di lui. È attentissimo alla tattica, alla fase difensiva in particolare, ma anche alle dinamiche dello spogliatoio. Sa insegnare alla squadra a ragionare con una testa sola. Per lui conta solo il gruppo. È pronto per una piazza come quella palermitana e io sono pronto a tornare con lui'.

L'ultima volta Brienza il Palermo lo ha lasciato nel gennaio 2008, prima di essere ceduto alla Reggina. 'Il Palermo non può che essere nel mio cuore - spiega Brienza -. Ho un ricordo splendido dei miei anni e credo di averne lasciato uno altrettanto positivo ai tifosi. Sono felicissimo di ritornare'. Il pedigree di Brienza è quello di un trequartista puro che andrà ad aggiungersi alla folta scuderia rosanero di trequartisti: Ilicic, Vazquez e Zahavi. 'Saremo in tanti ma la concorrenza fa bene. A Siena, però, Sannino ha utilizzato il 4-4-2 e il 5-3-2, non schierando mai un vero trequartista'.

(Giornale di Sicilia)