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    Napoli, l'agente di Maggio a CM: 'Rinnovo a prescindere da Benitez'

    Napoli, l'agente di Maggio a CM: 'Rinnovo a prescindere da Benitez'

    • Giovanni Scotto

    Ancora insieme, per dipingere d’azzurro il futuro. Le strade del Napoli e di Christian Maggio, sembravano destinate a separarsi per sempre: accordo in scadenza e rinnovo lontano. Poi il riavvicinamento, suggellato dalla firma apposta in calce al contratto che lo legherà al sodalizio partenopeo per i prossimi tre anni. Un’operazione sapientemente condotta da Massimo Briaschi, procuratore del laterale vicentino, intervenuto in esclusiva ai microfoni di Calciomercato.com. 

    Il prolungamento triennale è stato condiviso anche da Benitez oppure la società ha deciso di premiare l’atleta a prescindere da chi siederà sulla panchina del Napoli il prossimo anno?

    “Non so se il parere dell’allenatore sia stato decisivo ma la stima di Benitez per il mio assistito è evidente, non a caso è tra i giocatori più spesso impiegati, nonostante una buona concorrenza. Quando la società si è fatta viva, Christian non ha esitato un istante perché la sua volontà era quella di continuare ad indossare la maglia azzurra, come da sette anni a questa a parte”.

    Eppure, fino a qualche mese fa, l’addio sembrava scontato: nel frattempo erano arrivate altre proposte?
    “Si, il giocatore era seguito da diversi club, in Italia e non solo. C’erano stati contatti anche con una squadra di un importante campionato estero ma non posso rivelarne il nome”. 

    Non è da escludere che il giocatore possa chiudere la sua carriera proprio a Napoli, diventando di una ‘bandiera’?

    “Nel calcio non ci sono certezze, tutto cambia molto rapidamente. Per ora Maggio si gode la sua avventura napoletana, è felice di aver firmato per altri tre anni ed avverte la stima del club. Per il futuro si vedrà, qui si trova benissimo e non disegnerebbe affatto l’idea di legare indissolubilmente il suo nome a quello del Napoli”. 

    L’ultimo Maggio ha saputo cancellare definitivamente i dubbi legati alla scarsa duttilità tattica: dove nasce la svolta?
    “Spesso, nel fare delle valutazioni, non si tiene conto dello stato fisico di un atleta e in particolar modo degli infortuni. Lo scorso anno Christian è stato costretto a fare i conti prima con un problema alla mano, poi con la pulizia del menisco e infine con il problema al torace. Quando si presentano inconvenienti simili, è praticamente impossibile trovare una continuità di rendimento, al di la di quello che può essere l’aspetto tattico. Lui, infatti, nasce terzino. L’impatto con la nuova stagione è stato decisamente positivo, è rinato”. 

    E un Maggio così potrebbe ripensare al ritorno in nazionale o si tratta di un capitolo chiuso?

    “La scelta di rinunciare alla convocazione è stata dettata dalla volontà di passare un po’ più di tempo con la famiglia ma se arrivasse una nuova chiamata di Conte, potrebbe riprenderla in considerazione”. 
     


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