Bresciamania:| Tutto in una settimana
Il futuro del Brescia in una settimana. La squadra del presidente Corioni in questi ultimi giorni del mese di gennaio si gioca gran parte del futuro nella massima serie. Società aggrappata al mercato e alla sfida salvezza con il Chievo. Il passo falso di Palermo ha messo per l'ennesima volta in questa stagione il Brescia di fronte ad un bivio: vincere come imperativo categorico per rimanere aggrappati al treno salvezza, a quel quart'ultimo posto che significherebbe al termine della stagione la permanenza in serie A. Quart'ultimo posto che dista ancora due lunghezze ma che può essere raggiunto solo attraverso le prestazioni e le vittorie soprattutto contro le dirette concorrenti. Chievo Verona che può diventare una di queste battendola.
Sono giorni di fuoco questi per il club di via Bazoli, giorni nei quali la tensione per una gara fondamentale si mescola con la necessità di prelevare forze fresche dal mercato. La gara di Palermo ha messo una volta ancora in mostra i limiti di una squadra incompleta, soprattutto nel reparto di centrocampo e di attacco. All'appello mancano stoccatori, fatta eccezione per Caracciolo, in grado di trovare la zampata vincente nelle poche occasioni da gol che la squadra crea. L'estro e la fantasia di Diamanti deve essere supportata dalle marcature di un centravanti da doppia cifra. Stesso discorso vale per il centrocampo: se Filippini a trentasei anni suonati è il perno della manovra e l'anima della squadra, qualche perplessità avanza. Il Brescia soffre sul piano fisico e sul piano della creatività della manovra.
Almeno due gli innesti che occorrono con precipitazione nello scacchiere di Beretta. I tentennamenti di Zanetti e Blasi (ottimi giocatori per la causa bresciana) dovrebbero spingere il direttore sportivo Nani a guardare oltre entro poco tempo. Alle rondinelle non servono giocatori che giungono a Brescia a svernare, ma calciatori con in tasca una gran voglia di mettersi in mostra e rilanciarsi nel panorama calcistico nazionale. Bentivoglio farebbe al caso di Beretta, ma da solo non sarebbe sufficiente. Prima di vendere, dunque, pensare ad acquistare. Non si può credere di cedere Caracciolo (il giocatore più richiesto dal mercato) oppure Cordova, senza avere tra le mani valide alternative. Il tempo stringe e con esso, ogni giorno che trascorre, ogni minuto che passa, le speranze di rimanere aggrappati alla serie A. Occorre sbrigarsi: tornare alla vittoria e tornare protagonisti sul mercato.