Bresciamania:| Senza il tridente si vince
Viaggio in aereo sull'isola della speranza per il Brescia, che nonostante la bella e netta affermazione con il Bologna non è riuscito a smuovere di troppo la sua posizione in graduatoria. Merito di una lotta serrata, di una serie di squadre disposte a tutto pur di rimanere nella massima categoria. Tra queste, il Brescia degli ultimi tempi sembra aver trovato la quadratura giusta. Un cerchio che si è chiuso ponendo fine all'esperimento del tridente e dando spazio alla sostanza (leggi Eder) più che alla fantasia (leggi Diamanti). Sì perché il Brescia di questo finale di stagione sembra aver trovato il suo giusto equilibrio con un modulo tattico che prevede tre difensori, cinque centrocampisti e due sole punte.
Un paradosso, vedendo i risultati di inizio stagione con le tre punte, modulo che aveva anche portato all'allontanamento di Beppe Iachini dalla panchina delle rondinelle. Un mese interlocutorio in cui già con la mano di Beretta si era vista una squadra con un modulo tattico più bilanciato con l'accantonamento, seppur solo in parte, del modulo a tre punte. Il ritorno di Beppe Iachini, con la mente lucida e fredda di chi ha capito i propri sbagli, ha riportato equilibrio e serenità all'ambiente, portando anche un discreto gioco non accompagnato dalla fortuna in termini di punti.
Ecco dunque che dall'isola dei quattro mori il Brescia si augura di proseguire nel momento felice e di dare seguito alla affermazione con il Bologna. Servirà cuore, grinta e agonismo per poter imbarcare con i bagagli del ritorno anche i tre punti sperati. Saranno undici rondinelle che spiccheranno il volo forti soprattutto di una compattezza di squadra che per ora esclude Diamanti, affidando le speranze salvezza alla vena ritrovata di Caracciolo e della forma fisica di Eder. Un Brescia senza il tridente per puntare alla salvezza. Un Brescia inizialmente senza Diamanti per puntare alla concretezza.