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Bresciamania: musica rock tra i pali con Jesse Joronen
IN SORDINA – Per chi ha conosciuto Massimo Cellino l'acquisto di Jesse Joronen non ha nulla da invidiare ai tanti messi a segno nel suo stile inconfondibile: quello di far credere a tutti di non voler più raggiungere un obiettivo ma allo stesso tempo sorprendere acquistando un calciatore. Così è stato fatto per Florian Aye, attaccante francese e primo colpo del mercato estivo delle rondinelle e con la stessa modalità è stata effettuata l'operazione che ha portato Jesse Joronen a diventare il nuovo numero uno dei lombardi. Seguito dalla primavera scorsa solo martedì l'affare si è concluso con la fumata bianca
PREDESTINATO – Di Jesse Joronen si è iniziato a parlare quando ha incontrato l'Atalanta in Europa League. Due prestazioni maiuscole lo avevano portato alla ribalta delle cronache sportive. Grazie alle sue parate, il 30 agosto dello scorso anno, era riuscito a frenare l'impeto e la voglia del Papu Gomez e compagni di proseguire l'avventura europea. A sua insaputa (parando il rigore a Cornelius ed estromettendo la Dea dall'Europa Luague) era già diventato, ancor prima di essere acquistato un idolo dei tifosi del Brescia. Jesse Joronen arriva a Brescia come un'acquisto oneroso e sul quale fondare le speranze di salvezza diretta della squadra di Massimo Cellino. Il suo calcio rock, fatto di parate ed interventi di qualità, deve essere la musica che accompagnerà il Brescia nell'anno del ritorno nella massima serie
FUTURO – 5 milioni di euro: tanti il Brescia ne ha versati nelle casse del Copenaghen per ottenere il trasferimento definitivo dell'estremo difensore finlandese in biancoazzurro. Tanti, per qualcuno anche troppi. Massimo Cellino è così, prendere o lasciare, con il presidente sardo a considerare Joronen una risorsa tecnica ed economica per il futuro. Sul portiere classe '93 Cellino fa molto affidamento per la costruzione di un grande Brescia pronto al palcoscenico della Serie A. La sensazione che “colpi alla Cellino” possano presto arrivarne ancora.