Bresciamania:| La settimana della rinascita
E' il momento della verità, quello decisivo: al via la settimana della rinascita. A Brescia ci si aspetta da un momento all'altro che il quadro societario, la scelta dell'allenatore e l'annuncio del direttore sportivo vengano resi noti. Si tratta di mettere a posto i tasselli, di trovare finalmente una stabilità per poter ripartire dopo una retrocessione scottante e di difficile digestione. Entro pochi giorni, come primo passo verso una nuova vita e un nuovo rilancio, ci si aspetta l'annuncio del nuovo direttore sportivo che sarà, con ogni probabilità Andrea Iaconi. Al momento ancora sotto contratto con il Grosseto, Iaconi spera di risolvere il legame con i toscani per potersi accasare al Brescia, dove gli è stato offerto un contratto triennale. Per il nuovo direttore sportivo il lavoro non mancherà, e sin dal suo insediamento sulla sua scrivania di via Bazoli molte saranno le questioni che gli si chiederanno di risolvere. In prima battuta la scelta del nuovo allenatore. Un affare che Andrea Iaconi svolgerà in stretta sinergia con il patron Corioni, il quale ha deciso di rinunciare all'aiuto di nuovi industriali, ai fondi di nuovi soci.
I nomi per la panchina sul taccuino sono tre: Marcolin, Scienza e Lerda. L'ex giocatore tra gli altri di Cremonese, Sampdoria e Lazio è il favorito numero uno per la successione di Beppe Iachini. Iaconi e Corioni lo hanno già incontrato, e un nuovo colloquio dovrebbe esserci nei primi giorni di questa settimana. Marcolin avrebbe tutte le carte in regola per essere l'allenatore del Brescia e l'uomo giusto, secondo il nuovo tandem societario, per crescere i giovani. Già, i giovani. Perchè il futuro allenatore delle rondinelle dovrà necessariamente lavorare con la linea verde, con molti virgulti da lanciare nel calcio che conta. A Iaconi sarà dunque chiesto di vendere: avrà il compito di cedere i pezzi pregiati della rosa al fine di poter guadagnare più denaro possibile per rimpolpare le casse societaria. I primi della lista sono il fantasista toscano Alessandro Diamanti e l'attaccante milanese Andrea Caracciolo. Dalla loro cessione Gino Corioni spera di ricavare una cifra che si aggiri attorno ai dieci milioni di euro o poco più.
Oltre a Diamanti e Caracciolo, l'altro arduo compito di Iaconi sarà quello di vendere anche i vari Hetemaj, Zoboli e Konè, i giocatori che hanno più mercato. Sicuramente una sfida emozionante, ma allo stesso tempo difficile quella che attende l'esperto uomo di Giulianova, in una piazza come Brescia da sempre affamata di calcio ma allo stesso tempo molto critica e esigente. Il tempo per Corioni e Iaconi si sta esaurendo velocemente: tra poco più di una ventina di giorni la squadra partirà per il ritiro di Temù, in alta Valcamonica. Al momento l'unica certezza in casa Brescia è che ci sarà una squadra e un pullman pronto a partire per la nuova stagione, e di questi tempi pare già una conquista. Corioni avanti da solo ci può stare (è così da vent'anni a questa parte), ma attorniato da nuove figure pronte a dare vita e nuova linfa alla Leonessa d'Italia per tornare al più presto possibile nell'Olimpo del calcio.