Bresciamania:| La Samp, ultimo appello
Eppure a Brescia ci credono. Eppure a Brescia c'è chi parla di salvezza ancora possibile. Come nelle fiabe, si spera nel lieto fine. Vero è che la matematica non condanna ancora definitivamente la Leonessa d'Italia alla discesa negli inferi della serie B dopo solo un anno di serie A, ma è altrettanto vero che la classifica è lì a dimostrare che le Rondinelle, di speranze per poter salvarsi, ne hanno davvero poche. Ma se 'la speranza è l'ultima a morire' (ritornello fisso di questa primavera bresciana, manco fosse una hit musicale del momento), la partita di Genova contro un'altra pericolante come la Sampdoria in programma domenica prossima darà il vero senso della stagione degli uomini di Beppe Iachini, e la vera dimensione delle speranze bianco-azzurre.
Come uno scolaro con una pagella traballante che cerca riparo nelle ultime interrogazioni di fine semestre, anche il Brescia cerca riparo in acque più tranquille dovendo affrontare tre esami di portata gigantesca per poter ancora sperare in una promozione, l'equivalente della salvezza. Genova come crocevia della salvezza. Due le strade percorribili. L'ennesima battuta d'arresto del Brescia porterebbe la squadra del presidente Corioni ad una retrocessione ormai scontata, riducendo la lotta a sole tre squadre. In alternativa, ed è la strada percorsa con il pensiero e con la speranza dai tanti tifosi delle Rondinelle, la vittoria del Brescia porterebbe ad uno scossone in zona salvezza con il rimescolamento delle carte e il coinvolgimento di almeno altre sei squadre oltre ai bresciani che non si sentirebbero per nulla tranquille.
Il Brescia spera, sogna e cerca di cogliere le migliori sfumature presentate nella sfida con il Milan per portarle sul terreno del 'Ferraris'. Un ottimo Diamanti, la buona vena di Baiocco e Filippini, oltre alle immancabili parate di Arcari. In tutto ciò mancano i gol degli avanti, con Caracciolo ed Eder dalle polveri bagnate per lunghi periodi in questa stagione. Una vera piaga per il Brescia, una malattia cronica che spesso ha trasformato il bel cigno (leggi bel gioco) a brutto anatroccolo (leggi penultimo posto in classifica). Sperare è lecito, sognare è d'obbligo. Domenica la sfida verità, ma ci resta difficile credere che questa fiaba avrà un lieto fine e che il brutto anatroccolo torni ad essere cigno.