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    Bresciamania: inesperienza tallone d'Achille

    Bresciamania: inesperienza tallone d'Achille

    • Fabio Pettenò
    Perdere così fa male, malissimo. Quando culli il sogno di portare a casa un punto contro una ottima squadra come la Lazio e ti ritrovi al 94’ con un pugno di mosche in mano. Storia recente del Brescia, storia che si ripete spesso per la squadra di Eugenio Corini. Quella che lo scorso anno in Serie B era diventata zona cara alla squadra del patron Massimo Cellino, nella massima serie la situazione si è capovolta in maniera plateale. Parma all’ultima giornata del 2019 e Lazio alla prima gara del 2020 ne sono la prova. Altri si erano verificati nel corso del girone d’andata. Il vero nocciolo della questione è però un altro: questo Brescia commette troppi errori tecnici e di squadra per pensare di salvarsi! Occorre rimediare prima che sia troppo tardi ed il mercato può aiutare.

    INESPERIENZA – Un fattore sul quale porre l’attenzione è sicuramente l’inesperienza della squadra. Prendiamo come esempio il gol di Immobile a tempo scaduto che ha privato il Brescia di un punto che avrebbe certamente meritato. Lancio di 40 metri sul quale due giovani come Semprini (al debutto) e Mangraviti si ostacolano. Caicedo, in area di rigore ha tutto il tempo di mettere palla a terra servendo l’accorrente Immobile libero di calciare. Nell’occasione Viviani arriva in ritardo sulla chiusura con Cistana già negli spogliatoi per espulsione. Quattro giovani giocatori provenienti dal settore giovanile in Serie A: un vanto per la società ma allo stesso tempo un azzardo che non sta pagando. Se a questo si aggiungono le lacune tecniche dei vari Spalek e Mateju è evidente che ciò al Brescia non può bastare per raggiungere la salvezza.

    MERCATO E PANCHINA – Dal mercato il Brescia deve necessariamente attingere in modo da rinforzare la rosa in ogni reparto. Serve gente che ha già giocato in Serie A e conosce la categoria. Giocatori in grado di leggere le situazioni e non farsi prendere dall’ansia nelle difficoltà. Ma prima di tutto bisognerebbe anche valorizzare maggiormente il patrimonio a disposizione. Possibile che Magnani non venga più preso in considerazione? Stesso dicasi per Gastaldello un giocatore con oltre 500 partite in carriera. E che dire dell’oggetto misterioso Zamrhal? Uno che nel curriculum vanta presenze in Champions League. Una riflessione è d’obbligo per Corini e la società prima di sbagliare e non poter più rimediare.

    BALOTELLI E TONALI – Fortunatamente non tutto è da buttare, non tutto è catastrofico. Le prestazioni di Sandro Tonali e Mario Balotelli fanno ben sperare. I due sono autentici trascinatori per grinta, classe e voglia di non mollare mai. Balotelli è al quinto gol in campionato, terzo centro nelle ultime tre gare. Prestazioni in crescendo ed un progetto di rilancio che inizia a funzionare. Tonali è ormai una certezza: a giungo partirà ma nel suo palmares il talento in orbita Nazionale non vuole una macchia di una retrocessione. Balotelli e Tonali due patrimoni sul quale fondare il Brescia, attorno a loro va costruita una squadra di carattere ma soprattutto d’esperienza.
     

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