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    Bresciamania: Grinta Brescia, non è ancora ora d'arrendersi

    Bresciamania: Grinta Brescia, non è ancora ora d'arrendersi

    • Fabio Pettenò
    Una vittoria di cuore, tenacia, grinta. Il 2-0 ottenuto dal Brescia nel derby con il Verona è la risposta che tutti i tifosi delle rondinelle si aspettavano dopo la debacle di San Siro. Un successo che uno dei bomber di serata, Alfredo Donnarumma, ha voluto dedicare proprio alla città di Brescia colpita e falcidiata dal coronavirus nei mesi scorsi. Finalmente il Brescia batte un colpo, anzi due. E sono due pugni forti, sferrati al tavolo della salvezza distante ora sei punti e con alcuni scontri diretti da giocare. Finalmente Diego Lopez può esultare per la sua prima vittoria sulla panchina del Brescia dopo otto giornate. Tre punti che in questo finale di stagione valgono doppio per morale ma anche per classifica.

    Il successo bel derby ha alcuni protagonisti su tutti, giocatori ad incarnare lo spirito richiesto dalla città, dai tifosi e da chi ha a cuore le vicende della formazione del patron Massimo Cellino. Dalle parate di un sempre più decisivo Jesse Joronen alla grinta e alla determinazione di un superlativo Ernesto Torregrossa passando per la verve sottoporta ritrovata di Alfredo Donnarumma e arrivando alle qualità di Andrea Papetti. E cui ci soffermiamo per evidenziare, una volta di più, l'intuizione di Massimo Cellino di lanciare in prima squadra un giovane visionato nella Primavera. Perchè è stato il numero uno del club biancoazzurro a dire a Lopez di osservarlo e di inserirlo in gruppo. Un talismano da far crescere e sul quale fondare la voglia del Brescia di provare a fare qualcosa di clamoroso: centrare la salvezza.

    La grinta dei vari Papetti, Joronen, Donnarumma e Torregrossa è la speranza alla quale ci si aggrappa per tenere vivo il sogno salvezza. Il Genoa rimane distante sei lunghezze ma alle viste, mercoledì, c'è uno scontro diretto con il Torino. Il non essere più ultimi ha ulteriormente innalzato il morale di una squadra che ora deve ricaricare le batterie perchè vinto una battaglia non si è ancora raggiunto l'obiettivo del successo nella guerra (sportiva). Diego Lopez e Massimo Cellino lo sanno bene ma ora sono più consapevoli, come i tifosi, di avere un gruppo o gran parte di questo che rema dalla stessa parte verso la ricerca di una salvezza apparentemente e fino a ieri insperata.

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