Bresciamania:| Furia arbitrale
Dieci le giornate al termine, dieci i punti ipotetici che mancano al Brescia per sentirsi più vicino alla salvezza di quanto non lo sia adesso, e una furia arbitrale che sta facendo perdere la pazienza a tutto un ambiente che sogna la permanenza in serie A. La sconfitta di Torino con la Juventus è l'ennesimo capitolo di una stagione che comunque vada a finire sarà ricordata quella dei 'se ma non riesco' oppure dei 'se ma non posso'.
La prova dell'Olimpico è stata l'ennesima positiva della squadra di Beppe Iachini, che ha dovuto cedere i tre punti al cospetto di un super gol di Alex Del Piero per demeriti propri ma soprattutto... per le decisioni arbitrali. Già, perchè il Brescia è uscito dal campo furioso con l'arbitro Celi, reo di non aver sventolato il rosso in faccia a Chiellini e di aver invece mandato anzitempo sotto la doccia Mareco per due falli che non meritavano in entrambi i casi il giallo.
Dati alla mano, si ricordano fatti ed eventi che hanno cambiato la storia di questa stagione per il Brescia. Non a caso il tecnico Beppe Iachini poche settimane fa si era presentato in sala stampa con un fascicolo in cui venivano indicati dodici episodi arbitrali fischiati a sfavore. Tredici e ancora quattordici se si aggiungono quelli della gara con la Juventus. Non che il Brescia possa solo menzionare questi per definire la posizione di classifica precaria che ha, certo, ma una fetta di importanza si deve attribuire ad un trattamento verso le rondinelle non sempre equo e paritario con altre piazze.
Solo per fare un esempio, sarebbe da menzionare il clamoroso abbaglio che portò l'arbitro Morganti (su segnalazione del suo assistente) a non convalidare un gol regolarissimo di Caracciolo contro il Lecce in una sfida che aveva un chiaro sapore di ultima spiaggia per entrambe le formazioni. Un gol che, sempre con i 'se' e con i 'ma', avrebbe portato il Brescia a battere una diretta concorrente e che ora, dopo tre giornate, avrebbe portato il Brescia a quota 29 lunghezze al terz'ultimo posto al pari del Cesena e con un punto in più sul Lecce stesso.
Con i 'se' e con i 'ma' non si costruisce la storia, e in questo caso per le rondinelle la salvezza, però... 'se' Chiellini fosse stato cacciato che partita sarebbe stata? 'Ma' la storia è un'altra, e dice che non tutto è ancora compromesso, e che la salvezza è ancora possibile, lì, distante solo tre punti, a patto che la furia arbitrale cambi decisamente bersaglio.