Brescia, verso Cesena:|Ma a porte chiuse
In un clima a metà fra «Day after» e «I have a dream», Beppe Iachini sta preparando l'inutile trasferta di Cesena, che se tutto fosse andato come doveva andare, sarebbe stata la tappa decisiva verso la salvezza. Ma le cose non sono andate come dovevano andare. Il Brescia, che ha forato troppe volte durante il campionato, ha scassato la bicicletta a Genova ed è arrivato all'appuntamento con il Catania arrancando su due copertoni sgonfi. Eppure Iachini non considera solo un viaggetto al mare la trasferta a Cesena.
Il fatto è che Corioni gli ha chiesto di pesare i giovani. Ma la domanda è: quali? I giovani, ma proprio giovani sono stati mandati a farsi le ossa a Verona e a Foggia; per i giovincelli della Primavera, ha garantito lo steso Iachini, non è ancora arrivato il momento degli esami, dunque i «saranno famosi» sono già noti. E hanno il volto di Daprelà, Leali e di qualche altro under 25 che però ha trascorso l'anno in pianta stabile nel giro della prima squadra. Che cosa possa ricavarci Iachini più di quello che già sa in due partite, per di più inutili, sa di mistero, comunque si ha pure da fare qualcosa per tirare avanti fino al calar del sipario.
Ieri nel frattempo allenamento al «Rigamonti» con una seduta tecnico-tattica. Tutti regolarmente in campo agli ordini di Beppe Iachini eccezion fatta per Cordova, Dallamano, Mareco, Possanzini e Zanetti che hanno proseguito con il lavoro differenziato al San Filippo, seguiti dal preparatore atletico Alex Maggi. Davide Lanzafame ha chiesto e ottenuto di poter effettuare alcuni accertamenti in un centro convenzionato con la sua società di appartenenza.