Ancora il Torino sulla strada dei sogni del Brescia. A distanza di un anno e mezzo o poco più dalla finale play-off che sancì il ritorno nella massima serie dell'allora 'Banda Iachini', la squadra del patron Urbano Cairo rappresenterà il crocevia della stagione delle rondinelle. Tanto è successo da quel lontano 13 giugno 2010. Nel mezzo una dolorosa retrocessione, le problematiche societarie, la partenza inaspettata sotto la gestione di Beppe Scienza e infine il record di imbattibilità (otto gare senza subire reti) con l'avvento di Alessandro Calori. Brescia dunque chiamato all'esame Torino. Un esame che potrà definitivamente dare il quadro completo della stagione dei bianco-azzurri per questo campionato di serie B.

Vincere significherebbe avvicinarsi sempre più all'obiettivo dichiarato della salvezza. Con Calori in panchina le rondinelle, in sole otto giornate, hanno lasciato la diciottesima posizione salendo fino al settimo posto della graduatoria portandosi da un pericoloso +2 punti ad un confortante -15 dalla zona pericolo. Ma vincere contro l'attuale capolista del campionato cadetto significherebbe soprattutto prendere consapevolezza dei propri mezzi e aspirare, perchè no, ad un posto per gli spareggi promozione (con i tre punti in tasca il Brescia andrebbe a sole tre lunghezze dal Varese). Alessandro Calori è carico al punto giusto e pronto a giocarsi le sue chance con i propri ragazzi.

Per la sfida ai granata il tecnico potrà puntare su tutta la rosa a disposizione, con il rientro di Salvatore Foti e il recupero definitivo di Fausto Rossi. Scalpita Federico Piovaccari che al Torino, in passato, ha già segnato. L'unico problema per l'allenatore di Arezzo pare essere la scelta del modulo. Puntare sul redditizio 3-5-1-1 oppure guardare al 3-4-1-2 come opzione per mettere in campo il miglior potenziale offensivo. Ancora cinque giorni e l'arcano mistero verrà svelato.

(Bresciaoggi)