La firma no, ma la promessa di firma sì. Brescia-Empoli-Eder: il triangolo sta per trasformarsi in un cerchio. Che sta per chiudersi. Virtualmente si può già affermare che lo sia: manca solo la «certificazione». Sabato c'è stata un'accelerata: Eder sì è convinto di venire a Brescia, soprattutto si sono convinti i suoi procuratori.

Ci si attendeva l'arrivo di Eder in mattinata, ma prima del «dunque» con il giocatore, il Brescia ha da sigillare il patto, quel patto che con l'Empoli è stato siglato già da settimane, ma soltanto a voce. Quindi, incontro tra dirigenti prima di tutto. Come ci ha confermato telefonicamente Gino Corioni, appena rientrato dalle vacanze in Russia e quindi prontissimo a riprendere la trattativa.

Giornate di silenzio, quelle ferragostane, che hanno portato consiglio in casa Eder. «Il Brescia - ha detto Andrea Bagnoli, uno degli agenti dell'attaccante brasiliano - sta facendo carte false per avere il giocatore. Lì Eder potrebbe dare continuità al lavoro svolto in questi anni».

Un'apertura non da poco insomma e che di fatto odora di un lieto fine che ci sarà. «Con Vitale (il direttore sportivo dell'Empoli, ndr) - ci ha detto Corioni - ci dobbiamo sentire in mattinata. Conto di incontrarlo nel pomeriggio da me». Le parti sottoscriveranno un accordo per la comproprietà del giocatore al quale il Brescia sottoporrà poi un contratto quadriennale.