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  • Brescia, è crisi nera: squadra in zona playout, Maran rischia. Le mosse di Cellino

    Brescia, è crisi nera: squadra in zona playout, Maran rischia. Le mosse di Cellino

    È crisi a Brescia dove la squadra di Maran ha incassato una nuova sconfitta, stavolta nello scontro salvezza contro il Frosinone. I ciociari si sono imposti per 2 a 1 e hanno operato il sorpasso sui lombardi. Uno smacco questo che potrebbe costare la panchina all’allenatore Rolando Maran. Fin dagli istanti successivi alla sconfitta infatti sono iniziate a circolare voci insistenti su un imminente nuovo cambio in panchina. Dai rumors però non si è ancora passati ai fatti dato che il presidente Massimo Cellino pare intenzionato a prendersi ancora del tempo e ponderare bene la decisione. A Maran insomma potrebbe essere concesso ancora del tempo, una nuova e ultima chance per evitare quello che sarebbe il suo secondo esonero stagionale dopo il cambio fatto a dicembre con Bisoli scelto al suo posto e poi cacciato nuovamente a fine gennaio.

    CLASSIFICA DEFICITARIA - La cura Maran bis è durata una sola partita, vinta, poi da lì sono arrivati 3 ko e 3 pareggi, troppo poco. Il Brescia è diciassettesimo, in piena zona retrocessione, a +1 sul Mantova che però ha una gara in meno e sulla Salernitana. In conferenza stampa, dopo la sconfitta, Maran ha detto: "Dobbiamo continuare a lavorare e fare le cose per bene, commettiamo sempre errorini che creano episodi per i nostri avversari. Dispiace perdere perché non lo meritavamo, ora ci rimbocchiamo le maniche e vedremo la prossima partita. Vogliamo metterci alle spalle questo momento, adesso arriva la sosta e abbiamo due settimane per lavorare".

    SI CAMBIA? - Come conseguenza di questo momento no in una stagione difficile potrebbe arrivare anche l’ennesima rivoluzione in seno al club. Nella dirigenza, al posto di Renzo Castagnini, potrebbe concretizzarsi il ritorno di Francesco Marroccu. A febbraio invece si era dimesso il direttore generale Luigi Micheli per divergenze sulla gestione societaria con Cellino. Il tutto mentre la classifica piange. Vero è che si tratta di una graduatoria quanto mai corta. Dal Sudtirol, 11esimo, alla Salernitana, 19esima, ci sono 8 squadre: una bagarre totale dove le Rondinelle rischiano però di pagare dazio per un'esperienza minore a combattere per non retrocedere rispetto a squadre e giocatori più abituati a farlo. L’obiettivo è quello di evitare un clamoroso scivolone in C: negli ultimi anni il Brescia ha spesso fatto campionati di livello, arrivando 7°, 5° e  8° in classifica. L’unica eccezione resta la stagione 2022/2023 quando i lombardi arrivarono 16esimi, retrocedettero ma furono riammessi in Serie B. Un’eventualità questa che al Rigamonti non vogliono più dover calcolare.

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