Cedere il Brescia?| Corioni torna a pensarci
Il Brescia poteva passare di mano in estate: se ne è scritto a lungo su queste colonne, lo ha confermato il presidente Gino Corioni, dopodiché non se ne è fatto nulla. Ma le trattative sono proseguite a fari spenti, i discorsi sono rimasti aperti sotto traccia e adesso il Brescia è sempre di Gino Corioni, ma potrebbe passare di mano prima di quanto si pensi. 'Auspicato e ricercato allargamento della sua base azionaria': di questo (anche di questo) parla l'ultimo comunicato ufficiale diramato dal club di via Bazoli, che per il resto ribadisce la sua 'piena fiducia' nel lavoro di Beppe Scienza. In attesa di una vittoria sul campo che manca da 12 partite (due mesi e mezzo), in realtà la dirigenza biancazzurra si muove da tempo (dall'estate scorsa) per concludere un vero e proprio passaggio del club. Un cambio al timone della società.
Gino Corioni è stanco non da ieri. Non da ieri prende in considerazione l'idea di un disimpegno. La stagione difficile innanzitutto sul piano del bilancio, le scadenze da rispettare nel pagamento degli stipendi, le cessioni dei giovani pezzi pregiati rese una necessità dal bisogno di entrate per ripianare i debiti, mantenere gli impegni, evitare penalizzazioni: se potesse, il presidente condividerebbe (o mollerebbe) volentieri il peso di questo Centenario da incubo, figlio della retrocessione e degli sbagli commessi nel passato (si pensi al monte-stipendi inutilmente da Europa League della scorsa annata, chiusa con la retrocessione).
A condividere il fardello, per ora, c'è Luca Saleri. Il vice presidente farebbe senz'altro parte della nuova compagine. E con lui altri imprenditori bresciani di peso, anche se da tempo si parla con insistenza dell'interessamento di un gruppo imprenditoriale straniero. Un lavoro iniziato nella scorsa primavera quando a impegnarsi per un passaggio del testimone societario erano stati personaggi del mondo economico del calibro di Corrado Faissola e Giovanni Bazoli. I contatti non sono cessati e qualche novità potrebbe emergere anche nei prossimi giorni.
(Bresciaoggi)