Brescia, resta Iaconi:| Per Calori è un bel segnale
Metti una sera a cena con il presente del Brescia, che può diventare anche futuro. Alessandro Calori e Andrea Iaconi, l'allenatore e il direttore sportivo, anticipano il ritiro-prepartita nel quartier generale di Coccaglio. A tavola si parla di contratti e di un progetto, di un 'forse' che sta per diventare 'sì'. Al presidente Gino Corioni piacendo, ovviamente. In teoria il presidente avrebbe già dato il suo assenso: ha assicurato, soltanto pochi giorni fa, di voler confermare Calori alla guida della squadra biancazzurra dopo la salvezza conquistata (in scioltezza) subentrando a stagione (complicata) in corso. Anche se in precedenza si era detto 'contentino' del suo operato. Sarà abbastanza contento, adesso, dall'approvare il prolungamento del contratto di Calori? Perché di questo si è parlato nell'appuntamento di ieri sera fra ds e allenatore. Iaconi ha prolungato con il Brescia fino al 2016 (la conferma ufficiale è arrivata ieri, attraverso uno scarno comunicato in luogo della prevista conferenza stampa). Calori ha accolto favorevolmente la notizia. Non a caso il giorno prima, ai giornalisti, aveva detto di quanto considerasse importante che in un club ci fossero 'simili punti di riferimento'.
Iaconi non lo ha pressato, in questi mesi. Lo ha lasciato lavorare in pace. La sua permanenza è un motivo in più per accettare la proposta del Brescia. Lo stesso Iaconi, tuttavia, è stato chiaro: 'Se Calori non è convinto, meglio cambiare'. Per convincerlo, a scanso di equivoci, ha messo sulla bilancia il rinnovo dell'accordo. Con una scadenza più ampia rispetto all'opzione che l'allenatore si è guadagnato sul campo. In automatico Calori ha diritto a un contratto fino al 2013. Per prolungare chiede un accordo triennale con scadenza 30 giugno 2015. Il Brescia per ora ha messo sul tavolo un biennale. Esclusi i premi, l'operazione proposta dalla società biancazzurra può costare complessivamente 250mila euro. La trattativa è aperta. Il rinnovo avrebbe anche un valore simbolico: se va in porto, è la prova della stima che la società nutre nei confronti del tecnico che le ha salvato la stagione. E una volta prolungato il contratto bisogna impostare la prossima annata, con i dettami già noti: squadra giovane ma competitiva, budget contenuto ma con i play-off da mettere nel mirino.
(Bresciaoggi)