L'imbattibile Arcari:| 'Brescia, ora ci temono'
Nemmeno con le palle di neve - e l'immagine è reale, non metaforica - si riesce a far crollare Michele Arcari: 540 minuti senza prendere gol, 6 partite tonde. La rasoiata di Stoian del Bari al 'Rigamonti', l'11 dicembre, sembra lontana anni luce: 'Sì, c'ero io in quella partita maledetta, da allora sono cambiate tante cose'. In primis l'allenatore: 'Difficile dire di Scienza, delle sue responsabilità - premette il portiere biancazzurro -. Bisogna tenere conto che tante volte si è giocato in emergenza piena, con giocatori totalmente fuori ruolo, interi reparti sguarniti, ad esempio Dallamano e Salamon centrali difensivi. Adesso la situazione è diversa, il mercato ha portato più competizione in ogni reparto e la competizione non può che farci bene'. In porta, però, non c'è storia. Leali è il futuro, Arcari indiscutibilmente il presente: 'Un momento - e il più esperto difende a spada e a guantoni tratti il più giovane -, Leali ha dato il suo contributo. All'inizio, quando si facevano risultati su risultati, c'era lui in porta. E non venitemi a dire che l'imbattibilità è merito del mio ritorno. Vi state dimenticando della partita con il Bari'. Sì, ma il Brescia adesso non prende più gol. E con la Juve Stabia è rimasto imbattuto grazie alle prodezze del suo numero uno, di maglia e di fatto: 'Ma quali prodezze! Sulla punizione di Erpen, quella finale, ho rimediato a un mio errore di valutazione'.
Arcari accenna a un sorriso quando si valuta il risultato: 'Questo è un bel punto - e il tono della voce si fa simile a un'escalamazione -. Dopo cinque vittorie consecutive, una frenata è nell'ordine delle cose. E non dimentichiamo l'avversario. Non è facile affrontare la Juve Stabia, già all'andata ci aveva messo in difficoltà. L'importante è non avere preso gol, avere mosso la classifica, avere allungato la serie positiva. Contava molto fare un risultato positivo, anche in vista della sfida che ci attende lunedì con il Torino'. Calori per oggi ha lasciato liberi i suoi ragazzi. Si riprende domani pomeriggio con qualche volto nuovo e la consapevolezza di poter fare qualche scelta. Ma non solo: 'Le avversarie hanno ripreso a temerci come in avvio di stagione - fa notare Arcari -. Sia l'Empoli che la Juve Stabia hanno marcato uomo Budel. Entrambe ci hanno aspettato. A Empoli abbiamo trovato i colpi per risolvere la partita, qui le condizioni del campo hanno penalizzato di più noi, che abbiamo cercato sempre di giocare a calcio. La Juve Stabia ripartiva in contorpiede, era sicuramente più facilitata'. Però la difesa regge, continua non prendere gol. E fanno 540 minuti. Altri due portieri biancazzurri, Sereni e Agliardi, superati: 'Adesso siamo più solidi e quadrati - riconosce il portiere del Brescia -. È rientrato Martinez, Caldirola è un ottimo acquisto e questa serie positiva ha accresciuto l'autostima di tutti. Adesso c'è il Torino'. La sfida ai granata è lanciata, sperando in un finale simile a quello del 13 giugno 2010. E soprattutto auspicando che si possa giocare a calcio e non a palle di neve.
(Bresciaoggi)