Michele Arcari ferma la sua imbattibilità a 907'. Ironia della sorte è un suo compagno di squadra, nella fattispecie Marco Martina Rini, al 7' della sfida con il Padova di sabato sera, a gonfiare la rete alle sue spalle, facendo cadere così la sua imbattibilità che durava da dieci partite. Un autogol sfortunato, di testa, nel tentativo estremo di anticipare Cuffa. Arcari si ferma ai piedi del podio dei portieri meno battuti nella storia del campionato cadetto: il numero uno del Brescia si attesta in quarta posizione. A comandare la speciale classifica l'inarrivabile Mantovani che nella stagione '76/77 con la maglia del Cesena portò la sua imbattibilità fino a 1251'. Troppo, forse, per il calcio moderno, ma per Arcari comunque un periodo da archiviare con il massimo della gioia. Dieci giornate vissute cavalcando l'onda dell'entusiasmo. Dieci giornate trascorse senza vedere un solo pallone passargli tra le mani.

La dimostrazione della straordinaria storia scritta da Arcari con la maglia del Brescia si è vista quando lo stadio intero, dopo il gol che ha fatto cadere il suo record, ha trasformato la rabbia e l'incredulità in un lunghissimo applauso che ha contagiato tutti i settori dell'impianto, compresi i tifosi padovani. Ma ora è già tempo di guardare avanti. Al di là del record sfumato, Arcari si concentra, come tutti i suoi compagni, verso un ulteriore e importante traguardo. Quello della qualificazione agli spareggi promozione. La distanza dal sesto posto è rimasta invariata: tre punti dal Varese dell'ex Rolando Maran.