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    L'Udinese pesca il nuovo 9 dalla MLS: tutti i segreti di Brenner, l'erede di Beto

    L'Udinese pesca il nuovo 9 dalla MLS: tutti i segreti di Brenner, l'erede di Beto

    • Angelo Petruzzi
    “Dove amiamo è casa. I nostri piedi possono lasciarla, ma non i nostri cuori.” scriveva Oliver Wendell Holmes, scrittore statunitense dell’Ottocento. Un riferimento che si accosta benissimo alla storia di Brenner Souza Da Silva, prossimo attaccante dell’Udinese, che all’età di 13 anni si è trasferito a 1300km di distanza da casa per inseguire il suo sogno. 

    IL PROFILO – Nato il 16 gennaio del 2000 a Cuiabà, cittadina con oltre 850 mila abitanti - capitale dello stato di Mato Grosso - come ogni brasiliano che si rispetti, cresce con il calcio come religione. È figlio di un ex giocatore del Flamengo, ma viene notato all’età di 11 anni dal San Paolo. La città fulcro dell’economia del Brasile dista più di 1000km da casa sua e, nonostante il provino con i paulisti sia andato bene, si trasferisce solamente due anni dopo. Come mai? Volontà della madre, Cristiane. Da mamma premurosa, lo considera troppo piccolo per affrontare un cambiamento così importante. L’adattamento ovviamente non è facile, dato che si parla pur sempre di un ragazzo di 13 anni lontanissimo dalla sua famiglia per la prima volta. “Se vuoi una vita felice devi dedicarla a un obiettivo, non a delle persone o a delle cose.” scriveva Albert Einstein e Brenner, piano piano, è riuscito a far prevalere la volontà di raggiungere il suo sogno rispetto alle difficoltà iniziali.
     
    LA CADUTA - Il giovane inizia a segnare e non si ferma più. Sono più di 51 gol in poco più di 40 partite tra under 15 e under 17. Numeri impressionanti, che convincono l'allenatore della prima squadra Rogerio Ceni a promuoverlo in prima squadra. All’età di 17 anni fa il suo esordio nel Brasileirao a 14’ dalla fine della partita con l’Atletico Paranaense. Nonostante una carriera in piena ascesa, un episodio scombussola la vita del classe 2000. Molto spesso, la fortuna di un giocatore la fa l’allenatore, esattamente come il contrario: Rogerio Ceni viene esonerato e il cambio tecnico fa scivolare l’attaccante in panchina e richiede, successivamente, il trasferimento in cerca di più spazio. L’approdo al Fluminense non migliora la sua situazione e alla fine del 2019 fa rientro nella società paulista.
     
    LA RINASCITA - Brenner vede la sua carriera appesa ad un filo, ad un passo dal fallimento, ma come scrisse Laozi, filosofo cinese del VI secolo a.c: “Ciò che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.” La pandemia ha svoltato la sua vita, in positivo: nei mesi di ottobre e novembre del 2020 mette a segno 13 gol in 15 gare. Grazie al suo apporto in attacco il San Paolo disputa un Brasileirão di vertice, piazzandosi quarto e conquistando la qualificazione alla Copa Libertadores. Pedro Smania, coordinatore delle squadre giovanili del San Paolo, su di lui ha detto: “Brenner? È mobile e ha anche la qualità per giocare sulle fasce, può fare pure il falso 9 un po’ più indietreggiato”.Arrivato a questo punto, il salto nel calcio che conta sembra inevitabile. L’Ajax è in vantaggio sulle altre, ma la proposta che fa cadere ogni resistenza arriva dagli Stati Uniti e dal Cincinnati FC e, viste le difficoltà economiche del club brasiliano, il trasferimento si perfeziona in tempi rapidi.

    NUOVA AVVENTURA - Dopo 69 partite condite da 27 gol e 7 assist in MLS, per il centravanti è arrivato il momento di alzare ulteriormente l’asticella. Visto che le sfide lo hanno sempre appassionato, il nativo di Cuiabà ha deciso di affrontarne un’altra. Dopo un tentativo concreto non andato a segno nella sessione di mercato dello scorso gennaio, l'Udinese è tornata alla carica ed è al lavoro per trovare un accordo con Cincinnati, che ha respinto la prima proposta da 10 milioni di dollari (circa 9 milioni di euro) fatta pervenire dai friulani. L'aspettativa è di monetizzare meglio quella che sarebbe una cessione da record per la franchigia statunitense, alla luce del fatto che nei mesi passati ci hanno provato altre importanti formazioni europee come il PSV Eindhoven e il Nottingham Forest e che il San Paolo vanta il 20% dell'incasso sulla rivendita. Quel che è certo è che l'Udinese si dimostra sempre molto attenta ad individuare e pescare giovani talenti in giro per il mondo - è notizia ufficiale dei giorni scorsi l'ingaggio dal Bournemouth del difensore classe '99 Zemura per la prossima stagione - e a muoversi soprattutto in anticipo. A maggior ragione in vista di una possibile partenza pesante come quella di Beto, oggetto di richieste dalla Premier League, in primis da parte dell'Everton.

     

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