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Bremer: 'Juve, obiettivo posto Champions. Offerte in Premier? Vere, ma resto. Allegri vuole la costruzione dal basso'
PRESENTE - "Ora conosco più la squadra, il gruppo, sono più abituato. L'ultima stagione per me è stata positiva, certo potevo fare meglio, non è stato facile però sono contento e non riparto da zero: riparto con alle spalle già un po’ d’esperienza, adesso nella nuova stagione spero di fare meglio"
CHAMPIONS - "Dobbiamo migliorare quanto fatto lo scorso anno, arrivare in zona Champions. Certo alla Juve si spera sempre di vincere ma siamo un gruppo in costruzione. La prima cosa è arrivare in zona Champions e a quel punto vediamo partita dopo partita, magari possiamo pensare anche allo scudetto".
SENZA COPPE - "Due anni fa con il Toro giocavamo una volta alla settimana e c’era più tempo per allenarsi. Quando giochi ogni tre giorni è dura, il primo mese non lo senti, il secondo nemmeno ma dal terzo mese in poi inizi a sentire la stanchezza. Lo scorso anno ho giocato tanto. Giocando una volta alla settimana dobbiamo concentrarci sul campionato e poi sulla Coppa Italia. Certo, è un dispiacere: la Champions è la Champions ma dobbiamo guardare il lato positivo, si gioca una volta a settimana, c’è la possibilità di allenarsi di più e migliorare. La Juve, che giochi o no la Champions, rimane sempre la Juve".
VOLEVO GIOCARE IN ATTACCO - "Idolo da bambino? In realtà a quell’età vuoi essere un attaccante… Ho iniziato come centrocampista, mi piaceva giocare più vicino alla porta ed è per questo che mi piace fare gol, poi sono arretrato in difesa. Mi piace come gioca Casemiro, sta sempre in area. Poi ovviamente cito difensori: oltre a Chiellini, dico Thiago Silva e Lucio".
I PIU' DIFFICILI DA MARCARE - "In Champions mi è toccato marcare Mbappé e Neymar, ma in Italia sicuramente Osimhen, Immobile e Giroud sono i più forti".
DEVO TORNARE QUELLO DEL TORO - "Ci sono giocatori che possono crescere, io stesso. Poi penso a Fagioli, Miretti, Gatti. Io l’anno scorso, ma devo fare come due anni fa. Se torno a quei livelli, allora posso davvero dare una grande mano alla squadra: la stagione passata è stata di ambientamento in una nuova realtà, anche se non avevo cambiato città".
LA PREMIER - "La Premier League è uno dei migliori campionati, mi volevano? Vero, però io voglio rimanere alla Juve: una grande squadra, la migliore d’Italia. Quindi voglio fare bene qui: in futuro non si sa mai, ma ora penso solo alla Juve"
ALLEGRI - "Ha tanto da insegnarmi: ho imparato tanto da lui tatticamente, devo continuare ad apprendere e a convertire tutto questo nella pratica. Juric è un allenatore che gioca a uomo: con lui sono stato benissimo, uno dei migliori tecnici che abbia mai avuto. Ogni volta che ci gioco contro lo ringrazio: l’ultima volta gli ho fatto gol, gli ho detto “mister, mi scuso ma il mio mestiere è questo…”. Con Juric ho un grande rapporto. L’anno scorso abbiamo fatto poco la costruzione dal basso. E stiamo lavorando anche tanto sull’intensità in questo precampionato. E si vede dagli allenamenti: è stata la prima cosa che il mister ci ha chiesto".